SENIGALLIA - Non conosce limiti e restrizioni la grande musica d’autore. E così il premio Tenco, ritorna con un prestigioso cast di artisti fra cui Francesco Guccini, Brunori Sas, Tosca, Paolo Jannacci, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Francesco Gabbani, Vittorio De Scalzi, Gigliola Cinquetti, Alessandro D’Alessandro, Morgan.
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A questi si aggiungono i vincitori già annunciati Vasco Rossi, Sting e Vincenzo Mollica (operatore culturale) del Premio Tenco 2020, il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore. Ci sarà anche uno speciale Tv, “Tenco2020”, in onda domani in seconda serata su Rai3, impreziosito dalle esibizioni degli artisti registrate al Teatro Ariston e in alcune location di Sanremo.
La firma
La firma della trasmissione sarà del regista senigalliese Stefano Sartini, che, alla vigilia, ha rilasciato alcune anticipazioni sullo spettacolo che vedremo domani sera su Rai 3? «Credo che Rai3 insieme al Club Tenco, la ICompany e Gruppo Eventi si siano giustamente coordinati per riuscire a ridare una visibilità televisiva al Premio Tenco 2020 in memoria del famoso cantautore». La serata è stata registrata con 8 telecamere al teatro Ariston di Sanremo, i nomi degli artisti intervenuti sono veramente il top nazionale ed internazionale. «Sarà un programma televisivo della durata di un’ora circa, piena di emozioni, di cui ho avuto l’ onore di curare la regia televisiva».
La professionalità
C’è voluta la grande professionalità di Sartini per non far percepire il distanziamento e il distacco. «Era la prima volta che avevo piacere di lavorare nel mitico Teatro Ariston e in più questa volta senza pubblico. In accordo con la produzione e con gli autori si è deciso di far vedere volutamente il teatro completamente vuoto creando un effetto davvero impressionante. Ho mostrato il teatro nella sua reale bellezza e con dei controcampi ho sottolineato la sua maestosità» svela il regista che, in conclusione, non si sottrae a un bilancio dal punto di vista dello spettacolo dell’anno che si sta concludendo. «Per noi lavoratori dello spettacolo è ed è stato un anno orribile! Noi viviamo per creare delle immagini o mettere in scena spettacoli per il pubblico e non poterlo fare ci ha ferito! Un mio grazie lo rivolgo per tutte quelle figure professionali che lavorano con me davanti e dietro le telecamere, senza di loro non riuscirei a creare uno show». Senza dimenticare un auspcidio di ottimismo per il 2021. «Sono una persona estremamente positiva: sono convinto che lo spettacolo alla fine vincerà su tutto».