PORTO SANT'ELPIDIO - Si definiscono “cialtroni musicarelli che vivono in teatro”: sono gli Oblivion, di scena oggi alle ore 21,15 al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio con “Oblivion Rhapsody”.
A scrivere la rappresentazione sono stati i componenti del gruppo, Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli diretti dal regista Giorgio Gallione. «Facciamo – spiega per tutti Vagnarelli – quello che abbiamo fatto finora, i nostri pezzi storici. Con qualche piccola differenza: abbiamo “licenziato” le basi musicali, suonando dal vivo la nostra musica, con i nostri strumenti. Sarà tutto in versione acustica, in pratica ce la cantiamo e e ce la suoniamo. Ci saranno i lati B dei nostri pezzi, quelli che avremmo voluto fare e non abbiamo mai fatto finora. Saranno cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita».
Sarà quindi una summa della loro opera, che li ha resi noti per le loro hit, che saranno distrutte e reinventate.
Gli Oblivion si sono incontrati una ventina d’anni fa in un’accademia di Bologna. «Erano i primi anni 2000 – ricorda Vagnarelli – e ci siamo scelti. Dovevamo fare uno spettacolo, ce l’avevano commissionato. Abbiamo visto e sperimentato che insieme lavoravamo bene. Poi, dopo che la nostra versione de “I promessi sposi” ha avuto successo, siamo diventati quello che siamo». E per il futuro non si pongono limiti. «Noi – chiude Vagnarelli – siamo pronti a prendere di mira tutti».