Lucio Dalla, indagatore del futuro. Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite lo omaggiano a Pesaro

Peppe Servillo con Natalio Mangalavite e Javier Girotto
Peppe Servillo con Natalio Mangalavite e Javier Girotto
di Elisabetta Marsigli
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 10:00

PESARO - È un doppio “non” compleanno quello di questa seconda settimana rossiniana a Pesaro: dopo quello di Rossini, giovedì 3 marzo, sul palco dello Sperimentale, alle 21, Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite propongono “L’anno che verrà. Canzoni di Lucio Dalla”.

Un percorso ormai consolidato quello di Servillo, che dopo aver affrontato il repertorio di Frank Zappa e quello di Domenico Modugno con Uomini in frac (che vedeva sul palco anche straordinari jazzisti del calibro di Bosso, Girotto, Marcotulli, Di Castri e Barbieri) è proseguito con quelli dedicati ad Adriano Celentano (Memorie di Adriano) e Lucio Battisti (Pensieri e Parole). Un percorso che ha abbattuto definitivamente i confini tra il mondo della canzone e quello del jazz e dell’improvvisazione, portando il pubblico all’interno della grande Musica, con la emme maiuscola, e avvolgendolo in una magia di suoni. In questo caso, tre personalità artistiche, provenienti da culture musicali diverse, ricche e versatili in cui non difetta estro, capacità interpretativa e innata voglia d’improvvisare: i due musicisti argentini incontrano la voce di Peppe Servillo e ne nasce uno straordinario concerto, un incastro musicale perfetto, un continuo stimolo e la voglia di inventare insieme nuovi percorsi musicali e nuove “storie”.


Il tributo
«L’anno che verrà – affermano i musicisti - ci sembrava il titolo più indicato, visto l’anno che abbiamo passato e ci auguriamo davvero che...

sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno! Lucio Dalla sapeva indagare il futuro con le sue canzoni da profeta e per questo ci avviamo con la lampada a ripercorrerle, canzoni antiche come la terra, ma con dentro un motore che guarda il domani. Dalla ha sempre intercettato il comune sentire traducendolo in forma poetica e popolare, e le sue grandi doti di interprete hanno contribuito non poco a ciò. A noi, il tentativo di rileggere i suoi brani tenendo conto di tutto questo, sperando di indagare e ritrovare nella sua scrittura la capacità di fare della canzone un segnale imprescindibile del nostro cercare la vita, del fare poesia». Capita a volte di trovarsi dall’altro capo del mondo e di incontrare inaspettatamente qualcosa che ci appartiene e che forse avevamo dimenticato. Questo è successo, si direbbe, a Girotto (sax soprano, baritono, clarinetto basso e flauti andini), Servillo (voce) e Mangalavite (pianoforte, tastiere e voce), in particolare quando i due argentini hanno riconosciuto nell’incontro una possibilità di ritorno alla propria cultura condotto senza retorica, ma giocando in prima persona la scommessa di scrivere canzoni “nuove”. Canzoni “antiche” si direbbe viceversa per Servillo, che può frequentare così paesaggi classici del fare musica popolare senza il rischio della ridondanza e della citazione. La musica è per fortuna un “fatto” direbbero loro tre assieme, e tutta questa premessa ha un trio infine che la vuole dimostrare, e per questo si spera un “buon ascolto”. Prevendita biglietti presso biglietteria del Teatro Sperimentale 0721 387548, Tipico Tips 0721 34121 e circuito Amat /vivaticket, anche on line.

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