Massimo Ghini rivela
"Farò un film ad Ancona”

Massimo Ghini rivela "Farò un film ad Ancona”
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Giovedì 20 Marzo 2014, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 17:14
ANCONA - Massimo Ghini, intervistato dal Tg3, ha dichiarato che a breve torner ad Ancona a girare il prossimo film dal titolo: "Quinto sapore". Un rapporto, dunque, con le Marche che si consolida. Intanto, ieri, il pubblico della prosa, di solito in prevalenza femminile alla prima de "Quando la moglie è in vacanza" alle Muse ha visto un netto incremento delle quote blu. Merito certamente di Elena Santarelli, che interpreta la ragazza del piano di sopra accanto a Massimo Ghini, il marito che è rimasto solo in città! E infatti, quando lei entra in scena, dopo parecchi minuti dall'inizio, la sua apparizione toglie davvero il fiato, e non soltanto agli uomini. Uno schianto di ragazza, come la definisce Ghini. Che dire? Il pubblico ammutolisce... e poi ride.



Elena Santarelli come Marilyn in "Quando la moglie è in vacanza"? "Ma neanche per sogno! Non c'è nessun confronto, non esiste proprio!". La ragazza, la giovane e avvenente vicina di casa che nella commedia di Axelrod capita nell'appartamento del marito solitario - la moglie è in vacanza - nella ripresa teatrale firmata da Alessandro D'Alatri, è interpretata da Elena Santarelli. È in scena per la stagione di prosa di Ancona, alle Muse, fino a domenica. La bellissima modella di Latina, già valletta e coprotagonista di programmi di sport e intrattenimento per la Rai e per Mediaset, approda a teatro con questa pièce, già ridotta in versione cinematografica da Billy Wilder nel '55, tre anni dopo il debutto a Broadway. E anche su questo la Santarelli è perentoria: "Alessandro voleva mettere in scena la commedia, e non gli è neanche passato per la testa di rifare Marilyn. Ha deciso di portare in teatro il testo originale". Tace, poi: "... e nessuno viene a teatro per vedere la gonna dell'abito bianco svolazzare al vento che sale dalla metropolitana!". Una sequenza di culto, più volte imitata e sognata da tanti adolescenti di ieri!



Ma bella, come - e forse più di - Marilyn, Elena Santarelli lo è di certo. Era importante per la commedia?

"Direi proprio di sì. Io non mi vergogno di riconoscerlo: la bellezza mi ha sempre aiutato, è il biglietto da visita. Poi, se saltano fuori anche altre cose, meglio. E se non fossi stata brava, D'Alatri non mi avrebbe chiamato e Ghini non mi avrebbe accettato accanto a sé".



Dato ciò per scontato... quanto dura la bellezza?

"Be', certo, invecchierò anch'io...".



Ma cercherà di ritardare quel momento, o accetterà di invecchiare?

"Non posso dirlo, cosa farò da grande. Però è chiaro che per una donna accettare la vecchiaia è difficile. Io intanto faccio di tutto per invecchiare bene: vitamina C, trattamenti al viso, non fumo, non bevo, mi permetto le cure che mia madre non si poteva permettere alla mia età. Se prepari la pelle prima, arrivare a cinquanta anni sarà un'altra cosa. E poi ci sono tanti medici ed estetisti, non ciarlatani, che possono fare molto per farci arrivare radiosi a una certa età, oggi più di ieri".



E cosa le ha chiesto D'Alatri di fare in scena?

"Di essere naturale, così come mi conosce, e di non stravolgere la ragazza. Poi, la ragazza non mi somiglia: io non sono ingenua o sciocchina. Non lo sono mai stata. Sono andata a vivere a Milano a sedici anni e mezzo: se fossi stata una sciocchina, non sarei ora qua".



Allora con la ragazza della commedia non condivide altro che la bellezza?

"Forse solo la valigia: essere partita giovanissima dal paese, per cercare la fortuna nella grande città. Ma non avrei mai fatto quel che fa lei: andare a cena con uno conosciuto la sera prima accidentalmente".



Le giovani di oggi lo fanno, soprattutto nel mondo di modelle che lei ha frequentato?

"L'Invito a cena è da sempre un passaggio obbligato... Gli inviti ti arrivano da cani e porci, poi decidi tu. Io sono una da bosco e da riviera e sono sempre andata a cena ovunque, con tutti: ma c'è sempre un timing per uscire fuori al tempo giusto".



E le conseguenze?

S'irrigidisce: "Ribadisco sempre questo concetto: una, in certe situazioni ci si vuole trovare - e sottolineo - trovare. Ok? Nessuno ti costringe a drogarti o a prostituirti per trovare lavoro. Dicono: vieni a letto con me e ti faccio lavorare? A me non è mai capitato, e non conosco altre ragazze che ci siano trovate. La droga? È ovunque, ma quando la vedi, alzi i tacchi e te ne vai".



Dunque, che per avere successo ci siano passaggi obbligati, è una leggenda metropolitana?

"In generale, non è detto che per arrivare una debba scendere a compromessi. Io poi credo molto nell'astrologia: la vita è anche dominata da pianeti, da energia positiva e negativa. Basta trovarsi nel momento giusto al posto giusto: la vita è anche questo. Culo? Mah, vuol dire che la vita doveva andare così. Poi c'è anche chi abbrevia i passaggi e fa prima ad arrivare alla vetta, ma te lo devi sempre poter permettere. Se una si concede ma non ha doti, che senso ha? È tempo perso, perché un'incapace raccomandata non sfonderà mai. Tutte le mie colleghe il successo se lo sono strameritato".



Quand'era ragazza cosa sognava di fare?

"Mi sarebbe piaciuto fare pubbliche relazioni perché parlo tanto, quello sì. Poi ho avuto la possibilità di entrare nella moda, ho cominciato a guadagnare bene...".



E il teatro l'affascina?

"È bellissimo, ma dopo la tournée del prossimo anno lascerò: mio figlio, che ha quasi cinque, anni andrà a scuola e voglio stargli vicino. Le tate sono brave, ma la mamma è un'altra cosa".



E dopo il matrimonio, il 2 giugno, con il calciatore Corradi, un altro figlio?

"Mah, il lavoro nobilita la mia figura di madre e di donna: non sarò mai una donna di casa, ho sempre difeso la mia indipendenza economica. E comunque lavorare vuol dire fare qualcosa per sé e per gli altri. Un altro bambino? Non ora: interrompere la tournée non sarebbe carino. Ma i figli non arrivano con i calcoli...".

La ragazza della porta accanto è sciocchina e ingenua? Elena Santarelli, neanche un po'.
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