A Recanati un magico tuffo
nell'Ottocento per Leopardi

A Recanati un magico tuffo nell'Ottocento per Leopardi
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Mercoledì 8 Ottobre 2014, 13:24 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 20:06

RECANATI - - Sabato 11 ottobre Recanati vivrà la notte del Giovane Favoloso e tornerà in pieno Ottocento per celebrare Giacomo Leopardi.

E' in programma la festa organizzata dall'amministrazione comunale e dall'Amat per l'arrivo sul grande schermo del primo film dedicato a Giacomo Leopardi, proiettato in anteprima nazionale domenica 12 ottobre nella città natale del poeta. Il film di Mario Martone, con Elio Germano protagonista, è in programma nel pomeriggio di domenica al Teatro Persiani, alla presenza del regista e del cast. Poi in replica serale alle 21, e ancora lunedì 13. L'evento è in collaborazione con la Regione Marche.

La sera di sabato ci saranno giochi per i bambini, una riedizione della Palla al bracciale che a Giacomo piaceva moltissimo, musiche suonate per strada.

Un «sabato del villaggio» come quando gli abitanti si preparavamo al «di dì festa», con mercatini di artigianato e menù a tema nei ristoranti. Debutta anche la nuova illuminazione (a cura de iGuzzini) della statua di Leopardi della piazza omonima, ripulita per l'occasione.

Si tratta di un progetto permanente che attraverso dei proiettori sistemati a terra, illuminerà il poeta con degli archetti di luce dandogli una maggiore visibilità. Il progetto si estenderà anche al resto del centro storico. Il film di Martone arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 16 ottobre. Oltre a Elio Germano, interpreti principali del film sono Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco e Isabella Ragonese.

«La sceneggiatura - ha spiegato Martone - attinge agli scritti di Leopardi e all'insieme del suo epistolario. L'interesse non è per l'aneddoto: la vita di Leopardi è tutt'uno con la sua scrittura, non c'è un suo verso, non c'è un suo rigo che non sia autobiografico. Affrontare la vita di Leopardi significa svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perchè malato. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un'anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema».

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