Esce oggi “Volare” il film d’esordio della Buy con un cameo del regista ascolano Giuseppe Piccioni: «È la sua vendetta»

Il regista ascolano Giuseppe Piccioni
Il regista ascolano Giuseppe Piccioni
di Filippo Ferretti
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 11:44

La loro è la storia di una grande amicizia, di un lunghissimo rapporto affettivo che ha finito con il far bene anche alla carriera di entrambi, visto che lui i suoi film più riusciti li ha girati con lei, la quale grazie ad almeno due o tre titoli realizzati insieme è diventata una vera icona dell’universo della celluloide. Parliamo del regista Giuseppe Piccioni e della sua musa, Margherita Buy, che sono sul grande schermo con modalità atipiche, in una autentica inversione di ruoli. 

L’inversione di ruoli

Lei, l’attrice che ha ricevuto più premi nella storia del cinema in Italia, è la regista di ‘Volare’, che segna il suo debutto nella regia e che esce oggi in tutte le sale della Penisola. Il cineasta ascolano, per l’occasione, è stato invece sorprendentemente chiamato in veste di attore, passando per la prima volta davanti alla macchina da presa. «Eh si, Margherita stavolta si è vendicata e mi ha fatto capire quanto sia difficile avere a che fare con i registi» esordisce divertito Giuseppe Piccioni, ironizzando sulla puntigliosità che anche la Buy ha rivelato girando un film. «La mia è una piccolissima parte e per l’occasione mi ha voluto in veste di parrucchiere per signora: in fondo non così lontano dalla vita autentica, dato che nei miei set sono sempre circondato da attrici donne » aggiunge il regista, che con la Buy ha realizzato cinque pellicole, tra cui i pluricelebrati “Chiedi la luna” (’92) e “Fuori dal mondo” (’99). «Per la prima volta mi sono cimentato dall’altra parte e, dopo un attimo di imbarazzo, sono stato contento di essere all’interno di un film molto ben diretto, in cui Margherita ha guidato sino alla fine mantenendo il sorriso» evidenzia il regista a proposito di “Volare”, lavoro autobiografico che esplora la fobia di prendere l’aereo, timore irrazionale condiviso da molte persone, con un cast che annovera oltre alla Buy, tra gli altri, anche Elena Sofia Ricci, Giulia Michelini, Anna Bonaiuto, Euridice Axen e Francesco Colella. «Essere in questo set è stato come essere a casa, visto che vi ho ritrovato Roberto de Francesco, protagonista del mio “Il Grande Blek”, girato ad Ascoli nel 1987 e Caterina De Angelis, figlia di Margherita nella storia cinematografica ma anche nella vita» confessa Giuseppe Piccioni, ricordando che il nome della ragazza ha riferimenti molto precisi al nome del personaggio della suora interpretata da sua madre in “Fuori dal mondo”.

La rivincita

Il cineasta, che tre anni fa ha voluto girare di nuovo nella sua terra d’origine, il capoluogo piceno appunto, con la pellicola “L’Ombra del Giorno”, interpretata da Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli e ambientata alla vigilia della seconda guerra mondiale, si dichiara molto contento della rivincita che il film si è preso dopo la tiepida accoglienza ricevuta nelle sale due anni fa. «L’ottimo risultato di spettatori che “L’Ombra del Giorno” ha ottenuto nella messa in onda in televisione, prima su Raitre e poi su Netflix, mi ha fatto pensare che il pubblico alla fine si lascia sempre conquistare da progetti realizzati con sincerità e passione vera» conclude Piccioni.

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