“Free Hugs. L’abbraccio a fumetti”, a Jesi esposte le opere di maestri come Gipi, Fior, Reviati, Alagbè e da personalità emergenti come Zuzu, Pronostico, Socal

Un particolare dell'opera "Abbracci" di Enrico Pantani
Un particolare dell'opera "Abbracci" di Enrico Pantani
di Fabrizio Romagnoli
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Sabato 4 Settembre 2021, 10:01

JESI - L’anteprima, di prestigio, da mercoledì scorso a Venezia, con la proiezione di tavole e contenuti sugli spazi esterni della nuova Sala Laguna al Lido in occasione della 78a Mostra del Cinema, nell’ambito delle Giornate degli Autori. L’apertura, ieri, a Palazzo Bisaccioni di Jesi, casa della Fondazione Cassa di Risparmio: è qui che gli “abbracci” di quaranta autori e autrici che attraversano quasi un secolo di storia del fumetto – con originali che vanno dagli anni ’30 del secolo scorso a inediti in uscita - saranno esposti fino al 10 ottobre prossimo per la mostra “Free Hugs. L’abbraccio a fumetti”.

 
«Una mostra da guardare e da leggere, in cui ogni tavola – dalle illustrazioni che appaiono quadri alla vera e propria parte di una storia - è l’ingresso al mondo dell’autore» spiega Alessio Trabacchini che, critico, editor e docente presso la ACCA Academy di Roma, è curatore di Free Hugs in collaborazione con Giulio De Vita, fumettista di fama internazionale e ideatore e direttore artistico di P.A.F.F. Palazzo Arti Fumetti Friuli di Pordenone, dove la mostra approderà poi a novembre. Il tema, appunto, l’abbraccio, è interpretato da maestri come Gipi, Manuele Fior, Davide Reviati, Yvan Alagbè e da personalità emergenti del graphic novel come Zuzu, Antonio Pronostico, Alice Socal. Ci sono lo storico gigante Will Eisner e Bianca Bagnarelli, matita italiana, del “New York Times”. Compaiono personaggi della serialità italiana come Dylan Dog. E tanti altri ancora in un percorso da 60 opere che va dai supereroi all’avventura classica, dal racconto intimo alla sperimentazione visiva. Tutt’altro che scontato parlare, oggi, di abbracci, gesto sottratto alla quotidianità dalla pandemia. «L’arte deve sempre dire qualcosa rispetto all’attualità e dare domande» evidenzia Cristian Carrara, direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini nel cui Festival dedicato ai due autori (22 agosto- 2 ottobre) la mostra è inserita. «Se tema del Festival Pergolesi Spontini 2021 è “tutti per uno”, ecco che l’abbraccio vi si sposa perfettamente» dice Carrara. Mentre Mauro Tarantino, segretario della Fondazione Carisj che fa gli onori di casa, rilancia l’abbraccio organizzativo che ha portato le tante realtà coinvolte a collaborare.
Il nome stesso della mostra è quello degli “abbracci gratuiti” nati come iniziativa in Australia a inizio anni 2000.

E nell’esposizione vi si scoprono quelli reali e irreali di innamorati e amici, di genitori e figli, di animali e creature fantastiche, dei sogni. Una carrellata artistica vien da dire “necessaria” nella realtà di questi mesi. E accompagnata, come spiega il responsabile progetti speciali di ACCA, Roberto Gigli, da ulteriori percorsi: quello fotografico dedicato all’abbraccio da Francesca Tilio e quello degli “Underground Hugs” di giovani e allievi dei corsi di Fumetto dell’Accademia ACCA. E ancora eventi e attività collaterali alla scoperta del mondo del fumetto e del suo linguaggio. Visita gratuita nel rispetto delle norme (con green pass), eventi pure gratuiti ma con obbligatorietà di prenotazione.

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