Fano, gli scavi di piazza Costa restituiscono un abbraccio di secoli fa: «L'amore resiste, la storia non lo cancella»

Fano, gli scavi di piazza Costa restituiscono un abbraccio di secoli fa: «L'amore resiste, la storia non lo cancella
Fano, gli scavi di piazza Costa restituiscono un abbraccio di secoli fa: «L'amore resiste, la storia non lo cancella
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:28

FANO - Dai lavori in piazza Costa, a Fano, emerge un abbraccio vecchio di secoli o forse anche più. Tra i ritrovamenti venuti alla luce durante i lavori di restyling, infatti, sono emersi gli scheletri di un adulto e di un bambino, abbracciati. Gli studi sono ancora in una fase preliminare, ma si suppone che si tratti di reperti medievali, perchè i romani non erano soliti seppellire i loro morti all'interno delle mura
"L' amore resiste [❤️] - ha scritto sui social l'assessora Barbara Brunori - in un tenero e protettivo abbraccio di un adulto ed un bambino che la storia non ha potuto cancellare".

I ritrovamenti

Sono emersi i segni di un porticato seicentesco che probabilmente appartengono all’antico convento di San Daniele, corredati da due muri che partono da palazzo Boccacci al limite della piazza e da una serie di basi di colonne in asse con quelle che si trovano inglobate nell’edificio occupato in parte dalla pizzeria Mc Kenzie.

L’identità precisa deve essere ancora accertata, anche se l’ipotesi dell’appartenenza al convento appare la più plausibile. Nella parte centrale dello scavo invece sono state ritrovati due muri risalenti all’epoca romana. 

«Sembra che questi ultimi – aveva detto l’assessora Brunori – appartengano a un edificio romano di rilevanti dimensioni, sul quale sono state innestate successive strutture medioevali. Nelle vicinanze sono state trovate alcune fosse granarie per la conservazione degli alimenti e un pozzo che probabilmente risale all’epoca malatestiana; di questo non si sapeva niente dato che la sua collocazione non risulta accatastata da nessuna parte. Gli archeologi ora stanno eseguendo degli ulteriori accertamenti in profondità per rilevare l’esistenza o meno di canali sotterranei. A testimoniare le alterne vicende che si sono svolte nell’area in questione, evidentemente soggetta a molti cambiamenti , sono state ritrovate anche tre tombe: 2 di bambini e una di un adulto. Il che significa che da zona abitata qual era in epoca romana, la zona è stata lasciata in abbandono negli anni successivi, tanto da diventare un’area cimiteriale; ma a questo punto siamo già nel medioevo, dato che i romani non avrebbero mai seppellito i loro morti all’interno delle mura».

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