Trent’anni di grande jazz: Fano Jazz By The Sea, dal 22 al 31 luglio, taglia quest’anno un traguardo importante per un Festival che ha mantenuto sempre alta la bandiera di proposte artistiche di qualità, arrivando ad essere considerato uno dei principali eventi jazzistici nazionali.
Fra molteplici culture e linguaggi, non solo della musica, il percorso di questi 30 anni si è fatto interprete delle trasformazioni sociali che attraversano il mondo contemporaneo, sposando la causa dell’ecosostenibilità e diffondendo messaggi di dialogo fra culture diverse. «È un’edizione che più che mai guarda al futuro», sottolinea lo storico direttore artistico Adriano Pedini, «che intende essere un punto di riferimento per la conoscenza e l’inclusione sociale. Non ci saranno nomi famosi, ma grande qualità, con una attenzione particolare alla scena del jazz londinese che attualmente porta avanti azioni su valori che vanno anche al di là della musica, ridisegnando la mappa del jazz contemporaneo mondiale con una forte e particolare attenzione ai temi sociali».
La formula
La formula prevede 10 giorni di festival, 43 concerti, 35 dei quali gratuiti, 200 musicisti che si esibiranno in alcuni dei luoghi più suggestivi della città (Rocca Malatestiana, Arco d’Augusto, Ex chiesa di San Francesco, Anfiteatro Rastatt, Pinacoteca San Domenico, Bastione Sangallo), oltre a numerosi locali del centro e lungomare fino a Torrette e Ponte Sasso. Si parte nel cuore di Fano, con un doppio concerto-anteprima, venerdì 22 luglio, all’Arco d’Augusto: sul palco salirà, con la sua spettacolare band il trombonista statunitense Fred Wesley, già stretto collaboratore di James Brown e oggi, alla soglia degli 80 anni, ancora impegnato nel diffondere il verbo del più scoppiettante jazz-funk.