Famiglia e follia sulla scena: “Perdere la testa” è il cartellone del teatro di Montecarotto da dicembre a maggio

Famiglia e follia sulla scena: “Perdere la testa” è il cartellone del teatro di Montecarotto da dicembre a maggio
Famiglia e follia sulla scena: ​“Perdere la testa” è il cartellone del teatro di Montecarotto da dicembre a maggio
di Chiara Morini
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 17:55

Quattro titoli, cinque recite, nel periodo che va dal 5 dicembre al 18 maggio 2024: “Perdere la testa”, la stagione del teatro di Montecarotto, è pronta a partire. Curata da Teatro Giovani Teatro Pirata, la rassegna ha il sostegno, tra gli altri, di Comune, Amat, Rete del Sollievo Asp 9, consorzio Marche spettacolo.


La rassegna

Tutto ruota attorno al tema del rapporto tra famiglia e follia e, dopo la prima edizione che ha affrontato la relazione tra amore e follia, a dicembre partirà una stagione pop e coinvolgente.

Si parte il 5 e il 6 dicembre con due date dello spettacolo “La recita di Natale”, a cura del duo Mammedimerda, formato da Sarah Malnerich e Francesca Fiore. Le due, fondatrici del blog più dissacrante sulla maternità, propongono una narrazione che supera gli stereotipi che caratterizzano la figura della madre. Con comicità Malnerich e Fiore portano in scena le mamme alle prese con la recita natalizia. Quindi mamme i cui figli fanno il bue; mamme che conservano i cilindri di cartone dei rotoli di carta igienica finiti, per i lavoretti; mamme che comprano regali per tutti e che fanno la fila al supermercato. «Puntiamo – ha spiegato il direttore artistico del teatro Simone Guerro – ad allargare la dimensione dei linguaggi teatrali». E lo fanno anche con “Relazioni necessarie”, in scena sabato 27 gennaio 2024, con Valentina Lisi. Ironia per combattere di nuovo gli stereotipi. «Uno spettacolo pop-up» lo definisce Guerro: in scena un tavolo, una lampada e un gigantesco album di foto pop up. Le foto che prendono vita e si animano con sagome di carta. Qui Lisi, attraverso il personaggio di Matilda, allude anche a vicende autobiografiche.

Il fumetto

Dopo due appuntamenti dedicati alla figura materna, sabato 24 febbraio sul palco arriva “Il papà di Dio”, spettacolo del Teatro Rebis, basato sull’omonimo romanzo a fumetti di Maicol & Mirco. «Tra gli attori – ha detto Guerro – vorrei ricordare anche Andrea Filipponi di Montecarotto». L’intero spettacolo affronta le tematiche di solitudine, morte, relazione con l’altro e con il divino, il tutto sapientemente condito con un velo di comicità a tratti tenera e a tratti sgangherata. Salto temporale al 18 maggio quando si torna a parlare di mamma con “Viva la mamma”, spettacolo che chiuderà il laboratorio di teatro integrazione della rete del sollievo di Jesi, dell’ambito 9. Ironia e sincerità i caratteri di questo spettacolo, che affronterà le relazioni familiari. «Con il linguaggio teatrale – ha spiegato Gilberto Maiolatesi del servizio Sollievo – cerchiamo di aiutare i nostri pazienti del territorio affetti da disturbi mentali». Quello che viene fuori da questa stagione è un vero teatro di comunità, come ha spiegato il presidente del Teatro Giovani Teatro Pirata, Fabrizio Giuliani: «La chiamiamo rassegna, ma in realtà è il cuore del servizio che vogliamo dare alla comunità. Ci auguriamo che lo spettatore esca dal teatro diverso rispetto a come sarà entrato». «Questa visione è la nostra visione del teatro» ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Marta Giovannetti, mentre Daniele Sepe di Amat ha detto che questo è «un progetto originale e denso di significato».

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