Terremoto Moncaro, cacciati i soci. Fornitore si presenta con l'autocisterna e arrivano i carabinieri

Terremoto Moncaro, cacciati i soci. E in azienda arrivano i carabinieri
Terremoto Moncaro, cacciati i soci. E in azienda arrivano i carabinieri
di Veronique Angeletti
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Sabato 13 Aprile 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 07:13

MONTECAROTTO Giornata ricca di colpi di scena ieri alla cooperativa vitivinicola più grande delle Marche. Iniziata male con il rifiuto nella mattinata di Terre Cortesi Moncaro di consegnare il vino ad un’azienda agricola socia di Apiro che afferma esserne proprietaria; proseguita peggio con una denuncia ai carabinieri; e finita con il nuovo Cda che non ha esaminato la richiesta di 107 soci di convocare un’assemblea ordinaria.

La scelta

La coop ha preferito escludere diversi soci «che – spiega il Cda guidato da Donatella Manetti in un comunicato stampa diffuso in tarda serata – non erano più in possesso dei requisiti previsti dallo statuto dell’azienda.

Tra cui – sottolinea - il socio cooperatore ed ex presidente Doriano Marchetti». Intanto, iniziamo dalla mancata consegna. Per la presidente Manetti, si tratta di un vino conferito dalla Brecciole di Apiro, un socio speciale. Qualifica che, sostiene la Moncaro, toglie al “conferitore” non solo il diritto di ritirarlo ma anche di essere pagato in maniera differente rispetto agli altri soci della cooperativa. Mentre per la cantina si tratterebbe di vino dato in conto lavoro destinato alla Moncaro e quindi non pagato. Il che deve ritornare a chi lo ha consegnato considerando che gli eventuali «costi di stoccaggio sono ampiamente compensati dal credito di 283.564 euro che la cooperativa di Montecarotto è stata più volte intimata a pagare». La mancata consegna è stata verbalizzata dai carabinieri di Montecarotto nella stazione di benzina vicina alla sede della cooperativa.

Ma è la prima riunione del nuovo Cda a fare scalpore. Ad un mese e mezzo della sua costituzione, nonostante avesse all’ordine del giorno una serie di decisioni di ordine gestionale e commerciale da prendere – siamo alla vigilia del Vinitaly - il consiglio ha scelto di non esaminare la richiesta di convocare per il 27 aprile una nuova assemblea ordinaria di 107 soci ma votato per fare decadere Doriano Marchetti dal suo statuto di socio - e di conseguenza dalla sua carica di consigliere - e per l'esclusione di altri soci. Il numero non è stato divulgato ma si parla di decine di nomi che in ogni caso andrebbero ad inficiare il quorum dei 92 voti, base per chiedere un’assemblea.

Sono aperte le scommesse su chi riceverà la lettera d’esclusione anche se è facile ipotizzare che gli esclusi sono tra i 107 soci che avevano chiesto la revoca del Cda in considerazione «della grave crisi economica e finanziaria della cooperativa, della riduzione significativa di fatturato, della mancata consegna delle materie prime e della revoca degli affidamenti da parte di alcune banche».

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