Esposizione con le banche: Moncaro, i prossimi 5 anni di fuoco. Botta da 2 milioni l’anno per rientrare del debito

Esposizione con le banche: Moncaro, i prossimi 5 anni di fuoco.
Esposizione con le banche: Moncaro, i prossimi 5 anni di fuoco.
di Martina Marinangeli
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Martedì 12 Marzo 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 08:40

MONTECAROTTO Una situazione debitoria pesante che rischia di ingessare non poco il futuro prossimo dell’azienda vitivinicola Moncaro. I numeri parlano da soli: al 31 luglio 2023, i debiti della cooperativa erano arrivati a 38.525.227 euro, 4.575.833 in più sull’anno precedente. La fetta più corposa è rappresentata dall’esposizione nei confronti delle banche, schizzata a 19.533.339 euro.

Seguono nell’elenco i debiti verso i fornitori - passati da 7.502.522 nel 2022 a 7.847.463 euro nel 2023 - e quelli verso i soci (2.465.155 euro, però in calo rispetto ai 2.770.620 dell’anno precedente). 

La cartina tornasole

Ma è la voce “debiti verso le banche” a destare preoccupazione e a rendere i prossimi 5 anni particolarmente delicati per Moncaro. «Il valore del rapporto di indebitamento rispetto alle fonti bancarie - si legge nel bilancio - espongono la cooperativa alle oscillazioni del costo degli interessi che in questo esercizio hanno assunto un andamento fortemente al rialzo e che ammontano nell’esercizio chiuso al 31 luglio 2023 a 1.199.797 euro, in aumento di 343.319 euro rispetto al 2022».

Una congiuntura economica negativa in generale, che ha gravato ulteriormente sulle casse già in debito di ossigeno di Moncaro. «L’indebitamento bancario al 31 luglio 2023, comprensivo delle rate correnti dei mutui a breve è di 10.368.000 euro; nel contempo l'indebitamento bancario a medio e lungo termine è di 9.165.000 euro».

Da qui al 2028, la cooperativa dovrà ridare alle banche 11.085.800 euro, con una media di 2 milioni di euro l’anno.

Le rate

Più nel dettaglio, la stangata delle rate di ammortamento dei mutui si traduce in 3.279.023 euro da pagare agli istituti di credito già quest’anno e in 2.906.141 euro nel 2025. Cifra che scenderà, pur di poco, nel 2026 - assestandosi sui 2.536.975 euro - e nel 2027 (1.499.294 euro). L’ultima rata finora prevista è quella del 2028 da 864.367 euro.

La strada in salita

E questo solo per quanto riguarda il breve-medio termine e solo per i debiti accumulati con le banche. «Il recupero di marginalità - osserva il consiglio di amministrazione della coop nella relazione ai soci - dovrà inoltre far fronte all'aumento considerevole dei tassi di interesse che hanno un impatto notevole sull'incremento degli oneri finanziari dato l'ammontare complessivo dell'indebitamento».

La situazione è delicata e tocca proprio una delle maggiori aziende produttrici di vino delle Marche. L’effetto domino sul settore farebbe saltare il banco.

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