Ispirazione controcorrente
Nello spazio a lui dedicato dal Maxxi, verrà stravolta ogni regola espositiva, annullata la serialità, perché Cucchi ha il vezzo di rompere gli schemi, preferisce invertire gli ordini, occupare il vuoto così come l’inventiva gli suggerisce: quello che gli preme è ricostruire il suo universo mentale, con opere sospese dal soffitto, a mezz’aria, e altre che si proiettano all’esterno: piccole e grandi sculture, bronzi e dipinti di grande formato, infine libri d’artista ed esperimenti tipografici. Bartolomeo Pietromarchi, il direttore di Maxxi Arte, che con Luigia Leonardelli ha lavorato al progetto, in collaborazione con l’Archivio Enzo Cucchi, curato dal figlio Alessandro, ammette che Cucchi è «l’espressione incarnata, umana, della libertà di espressione: rompe gli schemi e le certezze acquisite». Lo scontroso artista marchigiano ammette che ha avuto un bel coraggio, Pietromarchi, a lavorare con lui. Macché: «È stato uno stimolo enorme», risponde il curatore, e non sa di condividere la stessa opinione espressa dalla sindaca Valeria Mancinelli, quando inaugurò, nel 2017, la sua Fontana dei due soli nel ritrovato Porto Antico. La struttura di ceramica nera e pietra d’Istria affacciata sul mare è uno dei rari segni che Cucchi ha lasciato ad Ancona, assieme all’incisione nel cemento candido della parete ricurva della scala, che conduce all’aula magna di Univpm, a Montedago, e il dipinto in cui una nave sfida le onde, alla Pinacoteca civica Podesti.
“Il poeta e il mago”, Enzo Cucchi al Maxxi di Roma. Mercoledì 17 l'inaugurazione, l'esposizione sarà visitabile fino al 24 settembre
di Lucilla Niccolini
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Lunedì 15 Maggio 2023, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 12:26
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