Carlo Cecchi a Cagli porta in scena due atti unici firmati da Eduardo

Carlo Cecchi
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Giovedì 6 Febbraio 2020, 12:28
CAGLI - Giovedì 6 febbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di Cagli (PU) nuova anteprima italiana con uno dei grandi protagonisti del teatro italiano: Carlo Cecchi. L'attore e regista fiorentino porta in scena due atti unici firmati da Eduardo De Filippo: Dolore sotto chiave e Sik Sik l'artefice magico. Con Cecchi sul palco ci sono Angelica Ippolito,
Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Remo Stella, Marco Trotta.

Dolore sotto chiave nasce come radiodramma nel 1958, messo in onda l'anno successivo con Eduardo e la sorella Titina nel ruolo dei protagonisti, i fratelli Rocco e Lucia Capasso. Lucia, sorella di Rocco, per molti mesi nasconde al fratello - nel timore che questi possa compiere un atto inconsulto -  la morte della moglie Elena e finge di occuparsi della donna, gravemente malata, impedendo a  Rocco di vedere la moglie. Rocco, esasperato dalla interminabile agonia di lei, in una crisi di rabbia entra nella stanza della malata e la scopre vuota. Lucia gli rivela l'amara verità: la moglie è morta da tempo, mentre lui era in viaggio per lavoro. Comincia qui un alternarsi di responsabilità e accuse fra i due fratelli e infine Rocco rivelerà alla sorella i suoi segreti. In Dolore sotto chiave torna il tema della morte, anche se non come protagonista della vicenda. A tenere la scena non sono le conseguenze della morte di Elena, ma una vita che non è più tale perché qualcuno ha deciso di sottrarre quell'evento alle sue leggi naturali. La morte fa il suo corso – sembra dire Eduardo – portando con sé un carico di lutti, ma all'uomo non resta che affrontarla, perché anch'essa fa parte della vita e cercare di negarla, di non riconoscerla, significa negare la vita stessa.
Sik-Sik l'artefice magico, atto unico del 1929, è uno dei capolavori del Novecento. «Come in un film di Chaplin» dice Carlo Cecchi «è un testo immediato, comprensibile da chiunque e nello stesso tempo raffinatissimo. L'uso che Eduardo fa del napoletano e il rapporto tra il napoletano e l'italiano trova qui l'equilibrio di una forma perfetta, quella, appunto, di un capolavoro.»

Sik-Sik (in napoletano, "sicco" significa secco, magro) è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri di infimo ordine con la moglie Giorgetta e Nicola, che gli fa da spalla. Una sera il compare non si presenta per tempo e Sik-Sik decide di sostituirlo con Rafele, uno sprovveduto capitato per caso a teatro. Con il ripresentarsi di Nicola poco prima dello spettacolo e con il litigio delle due "spalle" del mago, i numeri di prestigio finiranno in un disastro e l'esibizione si rivelerà tragica per il finto mago ma di esilarante comicità per il pubblico.
Con più di 450 repliche solo a Napoli, lo spettacolo ebbe un successo enorme. Eduardo reinterpretò Sik-Sik alla fine della sua carriera; recitò per l'ultima volta al Teatro San Ferdinando di Napoli nell'aprile del 1979 e nel 1980, al Manzoni di Milano, affiancato dal figlio Luca e da Angelica Ippolito, poi si ritirò dalle scene dopo cinquant'anni di carriera.

Carlo Cecchi
Dopo aver frequentato, all'inizio degli anni Sessanta, l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica come allievo attore, dal 1968, anno di fondazione del suo proprio teatro, ha diretto molti spettacoli e recitato molti ruoli. Si ricordano qui: Il borghese gentiluomo e Il misantropo di Molière (con le traduzioni di Cesare Garboli), Woyzek e Leonce e Lena di Büchner, Il bagno di Majakovski, L'uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, Il compleanno di Pinter, Finale di partita di Beckett e molte volte Shakespeare, fra cui una trilogia: Amleto, Sogno di una notte d'estate, Misura per misura. Con il Teatro Stabile delle Marche (oggi Marche Teatro), di cui è artista di riferimento dal 2003, ha in repertorio: Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello, Tartufo di Molière, Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene e mangiare con me di Thomas Bernhard / Sik Sik l'artefice magico di Eduardo De Filippo e Sogno di una notte d'estate di William Shakespeare, il dittico Troppo sbronzo da dire ti amo? di Caryl Churchill e Prodotto di Mark Ravenhill. In tutti questi spettacoli Cecchi è protagonista e regista. Come attore ha interpretato nel 2013 La serata a Colono di Elsa Morante diretto da Mario Martone prodotto dalla Fondazione Teatro Stabile di Torino, Marche Teatro e Teatro di Roma e per questo è stato premiato con l'UBU come miglior attore protagonista. Sempre come regista e attore con Marche Teatro ha lavorato (coprodotto anche dal Teatro Franco Parenti) ne La dodicesima notte di William Shakespeare (Stagioni 2014, 2015 e 2016). Nel 2017/18 e 2018/19 con Marche Teatro ha portato in tournée Enrico IV di Luigi Pirandello.
 
DOLORE SOTTO CHIAVE
scene Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
luci Camilla Piccioni
 
SIK SIK L'ARTEFICE MAGICO
scene e costumi Titina Maselli
realizzazione scene e costumi Barbara Bessi
luci Camilla Piccioni
musica Sandro Gorli
 
Produzione: MARCHE TEATRO / Teatro di Roma / Elledieffe
Botteghino del Teatro
Tel. 0721 781341 - e mail: botteghino.teatrodicagli@gmail.com
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