Boomdabash a Montegiorgio con le loro sonorità reggae: «Il live sarà un vero party»

Boomdabash a Montegiorgio con le loro sonorità reggae: «Il live sarà un vero party»
Boomdabash a Montegiorgio con le loro sonorità reggae: «Il live sarà un vero party»
di Chiara Morini
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Lunedì 3 Luglio 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 11:21
Hanno da poco pubblicato il singolo Lambada e il 14 luglio uscirà “Venduti”, il loro nuovo disco: i Boomdabash saranno in concerto a Montegiorgio giovedì 6 luglio, alle 22, in piazza Stazione in via Dante Mattii (prevendita su circuiti Ciaotickets e Ticketone), nell’ambito del loro “The party specialists” tour.
Boomdabash, perché avete scelto questo nome per il tour?
«È un live completamente nuovo, uno spettacolo concepito, nel vero senso della parola, come un party: ci saranno ritmi serrati, tantissima energia e un assetto totalmente unico, arricchito dalla presenza del nostro batterista B-dog e dal nostro corpo di ballo che impreziosiscono questo live, praticamente un viaggio dagli albori dei Boomdabash fino ai giorni nostri. Di solito i nostri live sono esplosivi ma crediamo che quest’anno abbiamo spinto al massimo, per dare al pubblico l’esperienza più divertente ed energica che potessimo creare». 
L’album esce il 14 luglio, ma a Montegiorgio, sarete una settimana prima: canterete qualche brano?
«Ma certo! Regaleremo qualche anticipazione. “Venduti” è il primo album in studio che pubblichiamo dopo tre anni e non vediamo l’ora di farvelo ascoltare: per noi sarà il più bello, ma anche il più sofferto, della nostra carriera. C’è tantissimo dei Boomdabash degli esordi e c’è tanto della nostra dancehall salentina, con un tocco, ovviamente, internazionale».
Cosa deve aspettarsi il pubblico?
«Una grande festa a cielo aperto e tantissimo divertimento».
Di cosa parlate in “Venduti”?
«Il titolo “Venduti” è l’insulto che ci viene risposto da quando abbiamo mosso i primi passi nel mainstream, abbiamo voluto prendere una parola negativa e farla diventare il titolo del nostro album più bello di sempre, l’album per tutti, per i chi ama i Boomdabash dagli esordi e per chi ci ha conosciuto con le nostre grandi hit».
Perchè avete scelto il reggae?
«È stato il reggae a scegliere noi. Siamo cresciuti in Salento, la Jamaica d’Italia, quindi fin da piccoli il nostro contatto con questo genere musicale è stato molto forte, amore a prima vista per noi. Abbiamo trovato da subito affinità con le sue tematiche, le battaglie che porta avanti, le vibrazioni che questo genere musicale emana e trasmette».
Il brano Heaven è un po’ “fuori” dal vostro solito, più dance…
«Heaven era un sogno che avevamo, quello di collaborare con gli Eiffel65, una band alla quale siamo tutti molto legati. Sicuramente è musicalmente un po’ atipico rispetto all’immaginario che i Boombdabash ispirano, ma chi ci conosce sa che alla base del nostro stile da sempre c’è la sperimentazione musicale».
Il vostro successo che non può mancare ai live?
«Sicuramente “Per un milione”, per noi la più bella dichiarazione d’amore verso il nostro pubblico che possa esistere».
I 5 elementi per fare buona musica e che duri a lungo?
«Genuinità, naturalezza, stima reciproca tra i membri della band, passione, fame».
I Boomdabash e le Marche?
«Le Marche da sempre sono state una comfort zone per i Booomdabash. Abbiamo sempre avuto feedback positivissimi, un grande riscontro e i nostri live fin dagli inizi sono stati dei momenti bellissimi. Mi sento di dire che in questa regione abbiamo un zoccolo duro di fans che ci supportano ed amano fin dal giorno zero».
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