Land Art al Furlo, a piedi nudi nel parco dell’arte. Sabato inaugurazione di altri 26 tappeti volanti

Land Art al Furlo, a piedi nudi nel parco dell’arte
Land Art al Furlo, a piedi nudi nel parco dell’arte
di Elisabetta Marsigli
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Giovedì 1 Settembre 2022, 05:00

FOSSOMBRONE  - Laboratorio creativo, resistenza e palestra di studio per l’arte: la Casa degli Artisti, definita un vero e proprio “luogo del contemporaneo” in continuo divenire, si appresta ad inaugurare la XIII edizione della Land Art al Furlo, sabato 3 settembre dalle ore 15,30, nel suggestivo parco di sculture a cielo aperto.

«Abbiamo cominciato per gioco con il sogno di portare in un posto rurale, ai confini della realtà, il mondo dell’arte e non per tenerla per noi, ma per condividerla con gli altri. - ha sottolineato Antonio Sorace fondatore con Andreina De Tomassi della Casa degli Artisti - è un pensiero che continua a vivere in noi e ogni anno pensiamo a qualcosa che non si fermi all’estetica, ma guardi il futuro. L’idea non è mai cambiata: di fronte a ciò che stiamo vivendo, la guerra, la crisi energetica, la mancanza di risorse idriche, cerchiamo di mettere a disposizione la fantasia unita ad una diversa visione della reale qualità della vita».


Il villaggio artistico
Dal 2010, il villaggio operaio a fianco della diga si è trasformato in un villaggio artistico che mantiene uno stretto rapporto con la natura (dal frutteto di piante antiche alla vegetazione spontanea e selvaggia) e che permette di respirare un’atmosfera senza tempo. A questo proposito si sta annualmente completando anche il “Cammino sull’arte”, ovvero un percorso ad anello giunto al suo terzo anno di realizzazione e che giungerà alla sua conclusione, con 100 opere, nel 2024. Anche per questa edizione, infatti, altri 26 artisti hanno concepito i loro “tappeti volanti” da adagiare nel percorso che va fatto camminando a piedi nudi sulle opere, nell’ascolto dei rumori del bosco e la percezione dei profumi, fino all’idea di solleticare anche il gusto.

La Land Art ha anche anticipato e ispirato la Pesaro Capitale della cultura 2024 che come ha sottolineato Daniele Vimini ha come sottotitolo “la natura della cultura”. «Il territorio va tutelato con la bellezza dell’arte. La Casa degli Artisti è uno dei nostri punti di riferimento», ha ribadito il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, «abbiamo bisogno di gente che sappia riconoscere il vento, di cultura della natura». 


Tra gli artisti presenti quest’anno: Mauro Bagella e Luisa Monna con “Music Box”; Michele e Katia Picone che comporranno un “Murales” mosaico; le installazioni dell’artista di Cagli Valfrido Gazzetti con la monumentale scultura “La Porta” e di Irene Russo “Volo di farfalle sul ciliegio malato” (azione di Kintsugi). Le mostre in galleria proporranno il Maestro Sandro Piermarini con “5 piccole sculture e 1 grande per il Parco” e le fotografie di Daniele Accorsi: “Terranuda”. L’appuntamento del 4 settembre vedrà un’affascinante conversazione con Elvio Moretti su “L’Arte della povertà”, mentre per la festa di chiusura del 18 settembre è prevista la presentazione del premio dedicato a Daniele Tagliolini (con una sezione dedicata alla scuola ed una agli artisti).

Sempre il 18 settembre è in programma una chiusura in musica con la proiezione in anteprima del del docufilm “Music Inn. Arriva il jazz a Roma” di Carola De Scipio e Roberto Carotenuto, musiche di Enrico Pieranunzi, la presentazione del libro “Pepito. Il principe del jazz” (Editore: minimum fax) a cura del suo autore Marco Molendini e il concerto del bluesman Marco Chiarabini a cura dell’Urbino Jazz Club.

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