Caimmi è il signor Braille nel nuovo spettacolo dopo una residenza di allestimento di dieci giorni al Panettone di Ancona

Caimmi è il signor Braille nel nuovo spettacolo dopo una residenza di allestimento di dieci giorni al Panettone di Ancona
Caimmi è il signor Braille nel nuovo spettacolo dopo una residenza di allestimento di dieci giorni al Panettone di Ancona
di Chiara Morini
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Sabato 18 Novembre 2023, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 08:08

ANCONA - Debutterà alle 21 di oggi, sabato 18 novembre, al Panettone di Ancona, “Il signor Braille”, il nuovo spettacolo di Andrea Caimmi, attore anconetano, in scena dopo dieci giorni di allestimento. Lo spettacolo fa parte della rassegna “Made in Marche” organizzata dal teatro. 

 
La tournée


Lo spettacolo inizia a prendere forma nella mente di Caimmi dopo la sua partecipazione alla tournée di “Uno Zio Vanja” tratto da Cechov. «La regia era di Vinicio Marchioni – ricorda il protagonista – l’adattamento di quel testo era di Letizia Russo. Allora interpretavo il personaggio di Ivan Ilic Telegin, soprannominato Braille. Il tour è finito, ma il personaggio non mi ha abbandonato». Succede a volte negli attori, spiega Caimmi, «perchè il personaggio arriva a toccare le tue corde più profonde, questo ha fatto con me. Telegin è uno che ha sbagliato tutto nella vita, pur amandola, con dignità ed eroismo». Così inizia la scrittura di questo spettacolo, per tornare, per approfondire, per trattare il personaggio cecoviano in modo più dettagliato.

«Ho iniziato a scrivere – spiega – volevo descrivere e raccontare la vita di Telegin-Braille. Mentre scrivevo in parte mi identificavo nel suo aspetto da perdente, in parte con quel processo per cui le persone che la società non considera vincenti hanno invece molto da insegnare alla stessa società». In questo spettacolo Telegin è arrivato ai giorni nostri in stato di fermo di polizia e, al poliziotto prova a spiegarsi, ma si perde tra racconti, fatti e momenti poetici, fino all’evento-svolta che lo trasforma, dandogli l’identità, appunto, di Braille. «Gli ideali – puntualizza Caimmi - ci insegnano a dar valore alla vita guardando a come siamo.

Il signor Braille può lasciarci tanto, con uno come lui si può far bene a teatro. Un personaggio semplice».


Se vogliamo un personaggio paragonabile al Giacomo Leopardi che ha interpretato, dieci anni fa, ne “Il giovane favoloso”. «Simile a Braille – dice Caimmi – ma diverso. Leopardi era un grandissimo intellettuale, che ha vissuto con grande dignità. Nelle Operette morali Plotino cerca di dissuadere l’allievo dal suicidio, dando un messaggio di grande umanità». Tornando a “Il signor Braille”, Caimmi debutterà nella sua città, Ancona. E ne è contento, per questo si sente di ringraziare Massimo, «che già - dice - conoscevo, per aver messo a disposizione il Panettone dove si lavora bene. Ne sono felice, perché lo spettacolo, che ha avuto due anni di “gestazione”, prodotto da Malte, ora sta venendo bene. Sono di nuovo in uno spettacolo “in solitudine”, dove ritrovo, perché mi cura la regia, Pierr Nosari, che conoscevo. Abbiamo fatto, trent’anni fa, la Scuola di teatro insieme a Bologna». 


Se oggi darà vita al personaggio che gli è rimasto dentro, Telegin-Braille, Caimmi non nasconde che vorrebbe interpretare anche “Astrov”, sempre dallo Zio Vanja. «Ma sono molto affascinato - afferma l’attore - anche dal Re Lear, tempo fa avevo pensato a un progetto su di lui, che prevedeva il protagonista che rimaneva fuori dal castello, vagando per le lande con pazzia». Intanto però, dopo oggi, sarà a Porto San Giorgio, martedì, in “Molto rumore per nulla”.

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