Russia, quei 150 metri che hanno separato la Nato dall’ingresso in guerra: il missile su Odessa e l’art. 5 dell’Alleanza

di Simone Pierini
Giovedì 7 Marzo 2024, 19:51 | 1 Minuto di Lettura

La versione di Mosca

L'articolo 5 della Nato parla di attacco contro una o più di esse in Europa, riferito agli Stati membri. Tuttavia un premier in vista in un paese straniero rappresenta di fatto la sua nazione e se fosse colpito potrebbe portare l'Alleanza a reagire compatta. Ed è forse anche per questo motivo che la Russia ha immediatamente negato di aver cercato di colpire direttamente Zelensky. «È ovvio a tutti» che l'attacco missilistico russo di ieri a Odessa non era diretto contro il corteo di auto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del premier greco Kyriakos Mitsotakis, perché «se quello fosse stato l'obiettivo, sarebbe stato colpito». Ha scritto oggi l'ex presidente russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram. Ma «è un peccato», aggiunge Medvedev, che i missili siano caduti nel luogo prestabilito, cioè su un obiettivo militare secondo Mosca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA