L'export mobili Marche cresce verso i principali mercati internazionali. Andamenti positivi verso l'Arabia Saudita (+150,6%) e il Belgio (+103,6%)

Martedì 18 Luglio 2023, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 19:49 | 2 Minuti di Lettura

«Aprire nuove rotte verso mercati poco esplorati»

«Se i dati della filiera possono essere moderatamente rassicuranti grazie a un trimestre stabile che vede Lombardia e Veneto trainare i risultati, è l’export dei mobili che dà qualche segnale poco confortante e che ha trovato riscontro anche nei dati sulla produzione industriale di maggio 2023 su maggio 2022, con un -17,4% per il legno e un -8,5% per il mobile. Un calo – spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo - che possiamo dire fisiologico dopo due anni che definire eccezionali è un eufemismo. Ma non possiamo far finta di non vedere come i mercati di punta del nostro Made in Italy si stiano riposizionando. Gli Usa, pur rimanendo il secondo Paese registrano un -9,5%, la Germania slitta al terzo posto e la Cina, ancora al settimo posto, registra un -17,6%. Campanelli d’allarme? Forse non ancora così evidenti - conclude Feltrin - ma indicativi di una direzione di marcia di cui le aziende è indispensabile prendano coscienza quanto prima. In tal senso, accogliamo positivamente l'imminente presentazione dei nuovi bandi Simest a valere sul Fondo 394, a cui la Federazione ha collaborato con proposte concrete. Servono infatti misure efficienti per favorire l’internazionalizzazione delle imprese e l’apertura verso mercati fino ad ora poco esplorati. Penso agli Emirati Arabi e all’Arabia Saudita. Diversificare e aprire nuove rotte sono le parole d’ordine per affrontare un mercato ormai lontano dalle certezze del passato».

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