Il "Culinary party" dello chef Errico Recanati
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Martedì 12 Settembre 2023, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 11:01 | 3 Minuti di Lettura

Bosco delle Cave, un giovane Sangiovese fresco e ben fruttato

Si parla sempre più spesso di enoturismo, sopratutto grazie alla legge regionale n.28 dell’11 novembre 2021, che ha fissato numerosi punti a cui le aziende devono allinearsi. L’obiettivo è quello di impostare gli standard di qualità per valorizzare il territorio, le sue produzioni e l’offerta turistica ad esso collegata. Claudio Morelli, titolare dell’omonima e storica azienda vitivinicola, giunta alla terza generazione, ha colto la palla al balzo per ristrutturare una parte della sua realtà, ampliando e rendendo più confortevole una sala di degustazione preesistente. Ci troviamo a Fano (anche se una parte del corpo produttivo è situata a Mondavio), in quella che è la l’area del Bianchello del Metauro, ma non solo...

La produzione

Claudio Morelli, infatti, produce anche Sangiovese e minime quantità di Aleatico e Montepulciano. «Il Sangiovese del Nord delle Marche si distingue da quello del Sud della nostra Regione, ma anche da quello toscano e da quello romagnolo», afferma con fierezza Morelli, che aggiunge: «Grazie alla legge regionale sull’enoturismo abbiamo voluto creare un ambiente su misura, pensato per presentare i nostri prodotti ed ospitare fino a 30 persone» e nei giorni scorsii, sabato 9 settembre, c'è stata l’inaugurazione di questo nuovo Wine show room, dalle 17:00 in Viale Romagna 47/B, a Fano. Un ambiente accogliente, in cui fare degustazioni, parlare di vino, assaporare il territorio e vivere emozioni. L’investimento permetterà di aprire le porte dell’azienda a persone provenienti da ogni dove, ampliando la ricettivà e permettendo di realizzare degustazioni e presentazioni mirate, eventualmente da svolgersi anche online. «Il percorso dell’enoturismo passa anche attraverso questa struttura che darà nuovo slancio alle attività commerciali della nostra azienda» ha aggiunto l’imprenditore che con la sua azienda segue l’intero processo produttivo, dalla vendemmia alla promozione dei vitigni del territorio, su cui spicca il Bianchello. Sono passati 2.226 anni dalla Battaglia del Metauro del 207 a. C., che segna l’inizio del passato leggendario del Bianchello. Lo storico latino Tacito, infatti, sostiene che questo vino abbia giocato un ruolo importante durante l’invasione dei cartaginesi e, in particolare, durante la sanguinosa battaglia in cui le truppe romane sconfissero l’esercito di Asdrubale, inebriato proprio dal troppo Bianchello bevuto la sera prima dello scontro. Lontani da questi eccessi, ma con l’ardente desiderio di assaporare le bontà di questo territorio, con l’evento di oggi avremo anche l’occasione di assaggiare la nuova etichetta “Bosco delle Cave”, un Sangiovese giovane, frutto della vendemmia 2022, dalla beva immediata e dalla struttura leggera. «Ho voluto creare un vino fresco e fruttato, in linea con le tendenze attuali - ci spiega l’imprenditore, che aggiunge - È un rosso ottenuto dal vigneto Le Cave, situato a Roncosambaccio, una frazione di Fano, che si trova proprio accanto ad un bosco. Per tal motivo ho deciso di dargli questo nome». Va gustato a una temperatura di servizio di 15-16 gradi. Un’eccellenza che nasce in un territorio caratterizzato da dolci colline, allietate dalla brezza proveniente dall’Adriatico e protette, risalendo verso l’interno in un percorso lungo 80 Km costellato da splendidi borghi, dalle sponde del Metauro.

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