Luoghi del Cuore Fai: ecco i tesori segreti più votati delle Marche. Uno è stato colpito dall'alluvione

Martedì 8 Novembre 2022, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 15:36 | 1 Minuto di Lettura

Pieve di Santo Stefano di Gaifa e Torre Brombolona a Canavaccio, frazione di Urbino

Non lontano da Urbino, nella frazione di Canavaccio, si trova la Pieve di Santo Stefano di Gaifa. La pieve è attestata dal XIII secolo, ma fu ricostruita nel Seicento e consacrata nel 1727. La sua origine si lega al Monastero benedettino di Sant'Angelo (VIII-X secolo) che si trovava sull'altra riva del fiume Metauro. Sul portale della pieve c’è un’iscrizione che, con l'effigie del santo titolare, la dichiara matrice dei castelli di Primicilio e Gaifa in quanto sede del fonte battesimale. La parola “Gaifa”, che denomina l'abbazia, la pieve e il castello, deriva da Waifa, termine longobardo che significa "terreno che non appartiene ad alcuno". La Torre Brombolona, alta 15 metri, è del XIII secolo, si erge sulla sommità di un poggio che domina la Val Metauro e oggi versa in condizioni di totale abbandono. L’insolita denominazione deriva dai “bromboli” (ghiaccioli) che si formavano, nei mesi invernali, sulla leggendaria campana contesa tra i castelli di Primicilio e Gaifa. Già molto votati al censimento del FAI 2020, in questa edizione è nuovamente attiva una raccolta voti per rendere più conosciuti questi luoghi.

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