Kate Middleton, dall'endometriosi alle malattie infiammatorie intestinali: tutte le ipotesi del ricovero secondo gli esperti

Giovedì 18 Gennaio 2024, 22:52 | 2 Minuti di Lettura

I ricoveri (lunghi) in Gran Bretagna

«Devo dire la verità, io ho lavorato in Inghilterra - spiega - e quindi conosco molto bene il loro metodo di gestione dei malati. Non è che per la principessa cambi molto l'approccio. Ed è difficile che i pazienti rimangano effettivamente ricoverati così tanto a lungo, queste tempistiche sono rare. Dipende certo dagli interventi - puntualizza Boni - Probabilmente l'ipotesi più accreditata è che sia stata operata per una patologia come l'endometriosi, malattia ginecologica che colpisce tipicamente le donne in età fertile, patologia benigna che può essere lieve, ma anche tanto severa da richiedere interventi complessi che interessano vari organi. E possono essere effettivamente necessari tempi più lunghi di ricovero rispetto a quelli di altre patologie». «Se per un tumore del colon la degenza in Italia può essere in media di 5-6 giorni, e nel Regno Unito di 3 - osserva il chirurgo - l'endometriosi severa può richiedere di intervenire su più organi, oltre che su utero e ovaie. Può interessare gli ureteri, l'intestino, e rendere necessaria una permanenza più ampia in ospedale. Un percorso senza complicanze difficilmente richiede due settimane, ma per essere tranquilli magari fino a dieci giorni sì. Dipende anche da quello che si deve fare durante un intervento. In certi casi serve fare magari una pulizia molto importante in più sedi, o togliere anche un segmento di intestino, o utero e annessi». E «anche i tempi di recupero sono direttamente proporzionali all'entità dell'intervento». Per Kate si parla di ripresa delle attività pubbliche dopo Pasqua. L'altra possibilità che di solito è in linea con queste caratteristiche, indica Boni, «è una malattia infiammatoria intestinale, come il morbo di Crohn o la rettocolite ulcerosa». «Va detto - evidenzia Boni - che queste sono malattie croniche per le quali di solito si fanno dei trattamenti prima medici, anche per molto tempo. E poi dopo, se non si risponde più alla terapia medica, si passa alla chirurgia. Quindi sono condizioni di cui il paziente di solito sa di essere affetto da molti anni ed è un pò strano che vengano fuori poi improvvisamente con l'intervento chirurgico, che è un passaggio quasi mai immediato. In ogni caso sono patologie benigne anche queste - sottolinea - e se si deve fare un intervento chirurgico difficilmente richiede degenze così lunghe, ma dipende anche in questo caso, ovviamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA