Quando Califano era di casa a Senigallia: «Lì ho conosciuto Beatrice, aveva 12 anni. Era con le sue balene»

di Gianluca Murgia
Lunedì 12 Febbraio 2024, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 18:27 | 1 Minuto di Lettura
«Basta grandi fratelli, riportiamo gli artisti veri»

«Io gli omosessuali non li saluto» è stata l'accoglienza riservatagli da Andrea Roncato, ma sviolinata dal finale bruciante da un «Franco, lo sai che la mia ragazza ha detto che dal vivo sei più bello... Come tutti noi, del resto». Poi, per restare in tema anni Ottanta: basta coi nuovi nani e ballerini. «Smettiamola di chiamare i non artisti: chiamiamo gli artisti veri - ha spiegato Andrea Roncato, che del Naomi cura la direzione artistica -. Io ho avuto la fortuna di lavorare con Alain Delon, Carol Alt, Cindy Crawford... Ma Franco Califano mi fa sempre emozionare, è un grande poeta. Questo è un vero artista, non i vari "grandi fratelli" che vogliono diventare subito famosi». Califano ha risposto al corteggiamento alla sua maniera: facendo vedere il suo tatuaggio a forma di cane impresso sulla spalla. Ricordino dell'ultima Music Farm. «Dopo l'esperienza su radio Rtl, con Pierluigi Diaco, ci hanno proposto - rivela il Califfo - di trasportarla in Tv. Io e Diaco siamo molto diversi, anche politicamente. Però la cosa si farà». Il Califfo, insomma, non esclude mai il ritorno.

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