ColleMar-athon: ritorno alla vita dopo due anni di Covid ma al traguardo vince il solito Zitouni, tra le donne Tappatà

La partenza ColleMar-athon 2022
La partenza ColleMar-athon 2022
di Andrea Amaduzzi
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Lunedì 9 Maggio 2022, 09:20

FANO - Un piccolo grande inno alla vita la ColleMar-athon del ritorno. Perché la sensazione non è stata tanto quella del tempo che si è fermato, in questi due anni passati anche a contare i giorni che separavano dalla diciottesima edizione scippata dal Covid prima al 2020 e poi al 2021, ma di un tempo diverso e ancora più ricco proprio perché lungamente e fortemente atteso. 

Il territorio attraversato
Così gli ingredienti di sempre hanno assunto un sapore più intenso o forse l’assenza della corsa che scivola dalla collina di Barchi al mare di Fano, guadando i borghi di Mondavio, Orciano, San Giorgio, Piagge, Cerasa e San Costanzo, ha indotto a gustarsela con più pienezza.

Che poi la vittoria di Youness Zitouni, già sul gradino più alto del podio nel 2018 e nel 2019, abbia fornito l’immagine di un filo che non si è mai spezzato, questo appartiene invece alla storia della gara.

Il terzo successo
Il suo terzo successo consecutivo e anche il sesto di un atleta del Marocco nelle ultime sette edizioni (l’unico inciso quello di Andrea Gargamelli del 2016) non è stato scandito solo da un riscontro cronometrico lusinghiero (2h 30’ 59”, grosso modo otto minuti in meno rispetto alla performance di tre anni fa) ma anche dalla rimonta inesorabile che gli ha consentito di risucchiare il connazionale Mohamed Hajjy, pronosticato della vigilia e a lungo in testa. Alla fine quasi un minuto di ritardo per il secondo con gli altri ancora più lontani.

Non può essere però più deluso di tanto Matteo Lucchese, che ha completato il podio finendo in 2h 35’ 24”, mentre nel derby fra i gemelli di Urbania è stato Lorenzo Boinega a precedere di otto secondi Luca, spuntando così il quarto posto. Meritevole di citazione anche il decimo di Riccardo Quatrini, il sempre presente fanese. 
«Venivo da un periodo difficile. Non solo il Covid ma anche un intervento di ernia. In gara ho sempre tenuto il mio passo e nel finale sono venuto fuori» spiega il quarantatreenne vincitore.

Il podio femminile
A senso unico invece la competizione femminile con Denise Tappatà, la maceratese che corre per la Stamura Ancona e che si era congedata dalla ColleMar-athon con il terzo posto del 2019, artefice ieri di una cavalcata solitaria. Con 2h 57’ 11”” la campionessa italiana della 100 chilometri ha confinato a quasi diciotto minuti la romagnola Barbara Poggiali (52 anni portati alla grande) mentre Elena Smacchia dell’Avis Aido Urbino si è guadagnata un eccellente podio.

«Una soddisfazione enorme avere vinto la maratona più bella d’Italia» le prime parole della Tappatà rapita da questo percorso «che va continuamente su e giù» e che proprio per questo può invece risultare indigesto. «In gara - aggiunge - ho sempre provato buonissime sensazioni. Solo un po’ di fatica sul lungomare dove soffiava vento contro».

Borini primo nella mezza distanza
E’ stata invece la modenese Cecilia Tirelli ad imporsi nell’Half ColleMar-athon in partenza da Mondolfo, seguita dalla tifernate Ilaria Biagioli e dall’algerina Houria Saadi che corre per la Calcinelli Run, mentre in campo maschile Nicola Borini, pure lui dell’Atletica Urbania, ha battuto di un soffio Eugenio Calcina del Grottini Team Recanati e Mirco Cimarelli dell’Atletica Senigallia.

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