Nuovo supermercato a Fano, la capogruppo del Pd Giacomoni: «Si ritiri la delibera, la scuola non può coprire gli affari»

Nuovo supermercato a Fano, la capogruppo del Pd Giacomoni: «Sindaco e assessore ritirino la delibera, la scuola non può coprire gli affari»
Nuovo supermercato a Fano, la capogruppo del Pd Giacomoni: «Sindaco e assessore ritirino la delibera, la scuola non può coprire gli affari»
di Lorenzo Furlani
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Domenica 30 Aprile 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:24

Agnese Giacomoni, capogruppo comunale del Pd di Fano: la variante per il supermercato di Centinarola è stata rinviata per la sesta volta in consiglio prima della votazione; non solo sono contrarie le opposizioni, ma ci sono mal di pancia anche nella maggioranza. Perché?

«Perché non è corretto a mio avviso utilizzare una scuola come specchietto per le allodole per favorire una variante commerciale. La scuola non può essere l’appendice della variante per un supermercato. Ha un valore così importante che deve essere sistemata a prescindere». 

La primaria sarà allargata da 5 a 10 classi a carico dei lottizzanti, che realizzeranno anche la palestra; forse si sarebbe potuto ricorrere ai fondi Pnrr, ma se saltasse l’atto come si sistemerebbe la scuola?

«Bisogna programmare l’opera nel bilancio comunale, trovando altre risorse».

Perché il problema è la variante commerciale?

«Non ho niente contro le varianti commerciali però simili previsioni sarebbe bene inserirle in una progettazione più ampia, visto che si sta lavorando proprio al nuovo Prg.

Non si possono approvare varianti spot, importanti e significative, a ridosso di un piano regolatore con un’urgenza che mi suona strana. La scuola mi puzza di trappola di tipo populistico».

In che senso? Per accattivarsi il consenso dei cittadini che vogliono la scuola nuova?

«Esatto. Si vuole fare passare in maniera indolore una variante commerciale e mi fa arrabbiare che si utilizzi l’istruzione per coprire un’operazione di affari».

Nel dicembre scorso tutte le associazioni di categoria protestarono contro questa scelta urbanistica che penalizzerebbe ulteriormente i piccoli negozianti e della quale non ci sarebbe alcun bisogno, tanto che non è stato fatto uno studio commerciale. Condivide?

«Sì, certamente. Poco più avanti di quella zona, in località Forcolo, il Prg prevede un’altra area commerciale e a breve distanza in via Togliatti c’è il supermercato Conad. Tra l’altro, c’è l’esempio del nuovo superstore Coop di viale Piceno realizzato vicino all’Eurospin: a me risulta che non stia andando bene affatto».

Quindi, che cosa propone?

«Propongo che il sindaco e l’assessore Fanesi ci ripensino e ritirino questa delibera. Non è politicamente opportuno farla tornare in consiglio comunale visto che c’è malumore e c’è la possibilità che non venga approvata».

Lei non la voterà e ci sono altri consiglieri della maggioranza sulla sua posizione?

«Sì, io non la voterò e mi risulta che ci siano altri delle forze di maggioranza, non solo del Pd, che non voteranno sì».

Più in generale qual è la sua valutazione sul nuovo Prg approntato a meno di un anno e mezzo dalle elezioni?

«È un ritardo davvero assurdo, con un metodo che non è di partecipazione e di condivisione con le categorie professionali e neanche con i consiglieri comunali. È stato fatto tutto in maniera troppo lenta e ora paradossalmente troppo veloce».

Ma nel merito apprezza le scelte che hanno ridimensionato l’attuale Prg?

«Nel merito non do un giudizio negativo, sul ridimensionamento sono d’accordo».

Perciò, secondo lei ora cosa si dovrebbe fare: bloccare tutto o adottare il Prg dopo avere esaminato le osservazioni dei cittadini prima delle elezioni amministrative del 2024?

«A questo punto, bisogna avere il coraggio di fare tutti i passaggi necessari per arrivare all’adozione del nuovo Prg prima del voto, senza tenere in considerazione il tornaconto elettorale».

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