URBINO - A poco più di una settimana dal Natale, il centrosinistra si riunisce di nuovo dopo 10 anni e propone un’alleanza allargata. Si apre così ufficialmente la campagma elettorale in vista delle amministrative. Insieme ex Art. 1, Sinistra per Urbino, Europa Verde – Verdi, Italia Viva, M5S e il Pd. Alla finestra, per ora, Cut Liberi Tutti e Azione. Il jingle è “La città che verrà” e ancora nessun nome.
I contenuti
«Noi partiamo dal programma – ha rimarcato Azzarà di Sinistra per Urbino - il candidato dovrà esserne espressione.
«La città – ha dichiarato il segretario locale del Pd Giorgio Ubaldi – ha bisogno di una squadra che riesca a farla ripartire e a creare un progetto che parta dal territorio e sia in grado di dare una scossa. Lo studio della Cna è lo specchio odierno di Urbino. L’uomo solo al comando (il primo cittadino Maurizio Gambini ndr) ha portato solo problemi. Siamo aperti a tutti e parliamo con tutti. Proveremo a recuperare l’elettorato che alle elezioni politiche ha raggiunto quasi il 59%. È vero che nelle elezioni amministrative incidono molto le liste civiche ma prendiamo atto che c’è un elettorato molto sensibile alle nostre politiche». La sfida è importante. «Lo studio della Cna – insiste Baiardi del M5S – è la conferma di un declino iniziato più di 10 anni fa. Ora occorre sinergia con i territori, rispetto dei circa 40mila abitanti per avere più rappresentatività istituzionale». «I giovani ad Urbino? – si chiede Alvarez di Italia Viva – Ci hanno rubato il futuro. C’è difficoltà per il ricambio generazionale. Siamo anime diverse che si conciliano su un programma inclusivo».
Gli obiettivi
«Puntiamo – conclude Angelini ex Art. 1 – su un luogo dove si produce il pensiero, un centro di alto sviluppo culturale». La proposta della maxi discarica di Riceci e del termovalorizzatore? È un no gridato con forza e decisione. «Basta con l’entroterra condannato a essere pattumiera. corre un altro modello: la costa apra le porte agli impianti per il recupero dei rifiuti e a una economia circolare».