URBINO - Truffe online a gò-gò nel territorio urbinate e nei centri limitrofi. In zona raggiunte importanti dimensioni in questo periodo in cui le transazioni e gli scambi commerciali, sul Web, sono in aumento cospicuo.
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Pianificate indagini effettuate dal reattivo personale della Polizia di Stato in servizio nel Commissariato di Pubblica Sicurezza della città Ducale e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino (più procedimenti e più Pm), indirizzate a contrastare il serio e massiccio fenomeno delle truffe via Internet, hanno portato alla denuncia complessiva di nove persone in quattro diversi sviluppi di cui tre hanno come protagonisti dei residenti locali ed, infine, una signora di Fermignano. Quest’ultima aveva messo in vendita uno strumento musicale attraverso inserzione in una piattaforma online di compravendita oggetti, ricevendo successivamente una chiamata telefonica da persona interessata all’acquisto.
Con una serie di stratagemmi la donna veniva convinta ad effettuare una serie di operazioni attraverso postepay e in banca che le vedevano sottrarre complessivamente la somma importante di oltre 3.000 euro. Le ricerche hanno portato a deferire due persone, una del Trevigiano e una di Varese. E’ emerso, in questa vicenda, il coinvolgimento di una terza persona per la quale sono in corso ulteriori accertamenti e l’utilizzo di utenze telefoniche intestate a persone straniere che non risultano mai essere stati sul territorio nazionale. A Urbino lo scorso mese di marzo una signora aveva deciso di mettere un annuncio, sempre su un portale, inerente l’affitto di un appartamento, ubicato a Fano e di sua proprietà, per la stagione estiva. Ricevuto un contatto da persona interessata all’alloggio per la cifra di 2.000 euro per l’intero mese di giugno. Attraverso una serie di inganni la donna, invece di percepire la somma richiesta, finisce a versare la medesima somma attraverso più ricariche postepay. Denunciate 4 persone: due campane, una di Pescara e una di Tivoli. Una di queste persone aveva a suo carico ben 22 utenze telefoniche di cui 4 dismesse.
Sempre a Urbino: lo scorso settembre un giovane ha acquistato una playstation su internet per la somma di 250 euro più altrettanti 10 euro per la spedizione.