PESARO Sconto Tari, mille domande delle famiglie pesaresi in un mese. Sotto Ferragosto le istanze telematiche per accedere alle agevolazioni sulle bollette dei rifiuti, (esentate tre rate su 4 per chi rientra nei requisiti), erano raddoppiate, arrivando a 240. Ma ora c’è stata un’impennata ancora più decisa, toccando e superando la cifra a tre zeri.
E’ il dato che arriva dagli uffici welfare dell’assessore Luca Pandolfi, ad un mese esatto dall’apertura del portale telematico sul sito del Comune. Nei primissimi giorni di avvio del servizio online, nessuno aveva avuto la possibilità di richiedere il beneficio, in quanto nell’istanza va inserita la data relativa al pagamento della prima rata e ancora a inizio agosto non erano arrivati i bollettini nelle case dei pesaresi.
L’invio
E così, pur di presentare la domanda, una cinquantina di utenti si erano recati agli sportelli della multiutility per farsi calcolare la prima rata, pagarla e poi fare domanda. In pochi giorni almeno una cinquantina di anticipatari avevano seguito questo percorso. L’invio dei bollettini era stato anticipato di almeno una settimana rispetto al periodo di consegna stabilito inizialmente (dal 16 agosto in poi). E così, con la possibilità di pagare direttamente con i servizi consentiti, senza doversi recare allo sportello per farsi calcolare la prima rata, il numero delle domande era subito aumentato (120 al 10 agosto). Ecco i requisiti economici indicati nel bando, attraverso i quali, pagando la prima rata, si viene esonerati dal pagamento delle successive tre, presentando domanda: avere un valore Isee non superiore ai 15.000 euro per le famiglie composte da 1-2 componenti; non superiore a 20.000 euro per i nuclei composti da 3-4 componenti; non superiore a 22.000 euro per i nuclei composti da 5 e più componenti.
La cifra
Nelle ultime settimane, il Comune di Pesaro, con un documento pubblicato all’albo pretorio, ha preso atto che la Società Marche Multiservizi Spa ha provveduto all’emissione per l’anno 2022 degli avvisi Tari per il Comune di Pesaro che porteranno in cassa quasi 20 milioni di euro. Cifra che vedrà qualche ritocco verso l’alto (3-4% per le utenze domestiche secondo l’opposizione) perché viene espressamente detto che la somma è «comprensiva degli effetti dovuti all’applicazione del limite alla crescita alle entrate tariffarie previsto da Arera».
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