Fano-Grosseto, il territorio protesta contro Anas: «Progetto irricevibile. Per Mercatello si recuperi la soluzione Paccapelo»

Fano-Grosseto, il territorio protesta contro Anas: «Progetto irricevibile. Per Mercatello si recuperi la soluzione Paccapelo». Nella foto l'assemblea di Mercatello dul Metauro e, nel riquadro, la sindaca Fernanda Sacchi
Fano-Grosseto, il territorio protesta contro Anas: «Progetto irricevibile. Per Mercatello si recuperi la soluzione Paccapelo». Nella foto l'assemblea di Mercatello dul Metauro e, nel riquadro, la sindaca Fernanda Sacchi
di Véronique Angeletti
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Sabato 9 Settembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 08:12

MERCATELLO SUL METAURO - Non è una strada lastricata di “no” ma non più di solo “sì” la Fano-Grosseto riprogettata dall’Anas. Alza un «veto condizionato», Mercatello sul Metauro. Chiede che si ritorni al progetto Paccapelo. A quello definitivo dell’ingegnere che si occupò per conto della Provincia del tratto pesarese della “superstrada dei due mari”. Prevedeva di bypassare a Sud il paese con una galleria abbastanza lunga da non creare nessun problema al centro abitato. «A tutto il centro abitato- precisa la sindaca Fernanda Sacchi -, quindi inclusa la zona di Ca’ Lillina», dove con l’attuale progetto la strada verrebbe allargata da 4 a 10 metri. 

«Lotto IV irricevibile»

È quello che rende il lotto IV della versione Anas «una proposta irricevibile» incalza Paolo Cincilla, l’ex sindaco mercatellese che tenne a battesimo nel ’90 il traforo nell’Appennino tosco-marchigiano che sbuca nel nulla, «irricevibile perché va a danno della nostra sicurezza, della qualità della nostra vita e non è legittima». Un «sì vincolato» che ha un doppio effetto: mette in dubbio il diritto a procedere del commissario Massimo Simoncini (non rispetta la volontà del Comune) e conferma che la comunità condivide l’idea che la Fano Grosseto sia un perno per lo sviluppo della vallata.

È quello che è emerso nell’incontro informativo sulla galleria della Guinza organizzato dal gruppo “Voci della Valle” giovedì scorso. Un concetto avallato da Daniele Bartolucci, ex dirigente degli uffici tecnici di molti Comuni e dell’ex Comunità montana dell’Alta Valle Metauro.

Conferma che «il parere espresso da Mercatello è sì un parere favorevole ma condizionato e, quindi - spiega -se il progetto Anas attuale non rispetta le varie prescrizioni, i pareri espressi dal Comune diventano sfavorevoli». Il che, nei fatti, scarica del tutto di responsabilità la sindaca Fernanda Sacchi che, più volte, durante la serata, si scuserà di aver ceduto alle pressioni del territorio.

Le posizioni diversificate

Un territorio, comunque, ben presente intorno a lei ma dal sostegno altalenante. Persuasi che si debba proseguire: il sindaco di Urbino Gambini, e di Borgo Pace, Pierantoni, nella scia della riunione con il presidente della Regione Acquaroli e l’assessore regionale alle infrastrutture Baldelli il 6 settembre scorso. Ricorderanno che «non vanno interrotte le procedure, a partire dal bando di gara di 120 milioni per rendere percorribile la galleria della Guinza, poiché si rischia di perdere tutto il tratto marchigiano». Convinti che è necessario invece riaprire il dialogo sui vari lotti il sindaco Parri (Sant’Angelo in Vado) «è una questione di metodo, vanno ascoltati i territori; e di merito, concentrando le risorse nel tratto fino a Fermignano si avvicina la sanità».

Il problema sicurezza

Un altro assist lo fa la sindaca Belpassi (Peglio) poiché «inammissibile che si approvi in conferenza di servizi tracciati diversi dalle progettazioni esecutive». L’affondo viene dal sindaco Feduzzi (Fermignano): «Non permetteremo che sulla nostra strada già troppo trafficata si immettano ulteriori 2.500 veicoli». A Mercatello, giovedì, non si è detto “no” alla Fano-Grosseto e non è nata una battaglia di partiti ma di territorio «che chiede alla politica di rendersi disponibile per concertare soluzioni migliori».

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