Supermercato a Centinarola, il costruttore: «Ora la variante non si può ritirare, Minardi era d'accordo. Terreni pagati cari»

Supermercato a Centinarola, il costruttore: «Ora la variante non si può ritirare, Minardi era d'accordo. Terreni pagati cari»
Supermercato a Centinarola, il costruttore: «Ora la variante non si può ritirare, Minardi era d'accordo. Terreni pagati cari»
di Lorenzo Furlani
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Mercoledì 24 Maggio 2023, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 11:40

FANO - «La variante è perfetta, ha un interesse pubblico elevatissimo, un interesse privato altrettanto valido altrimenti il primo non si sarebbe mai realizzato. A questo punto non si può dire: ci abbiamo ripensato, è meglio di no». Ciro Iacone, 50 anni, amministratore dell’azienda immobiliare Cagimm srl e promotore della variante di Centinarola al Prg, mostra planimetrie e rendering della scuola primaria del quartiere, che dovrebbe essere allargata con un’ampia area verde come opera compensativa di un nuovo supermercato Oasi, da realizzare nell’attuale campo agricolo tra via Roma e la complanare.

 
 

Il rendering della nuova scuola primaria Raffaello Sanzio di Centinarola

Iacone arriva da Perugia e con sé ha fogli fitti di appunti scritti al computer, che rappresentano la cronistoria della variante e il suo pensiero. È come un fiume in piena.

L'iter superato

«Abbiamo lavorato circa un anno nel 2020 per definire la pratica con tutti gli uffici e i soggetti del Comune - dichiara l’imprenditore, dispiegando la sua documentazione -: Fanesi, Tonelli, Mascarin, Giangolini, Stolfa, oltre ai dirigenti di Provincia e Regione.

Abbiamo messo a punto tutti gli aspetti della viabilità e della scuola. Dopo moltissimi incontri con politici e dirigenti in Comune, la giunta ha approvato la nostra richiesta l’11 febbraio 2021 e il 29 marzo successivo è iniziato l’iter formale. La conferenza dei servizi ha esaminata la pratica per 14 mesi, con l’intervento di circa 50 dipendenti pubblici di vari enti che hanno chiesto continue modifiche e analisi tecniche in particolare per la scuola. La conferenza dei servizi si è conclusa il 7 giugno 2022 con una determinazione positiva».

Il danno erariale

«Ora non credo che la variante possa essere ritirata - sottolinea Iacone -. Il consiglio comunale può bocciarla solamente per una fondata ragione tecnico giuridica. Se c’erano delle riserve politiche dovevano essere espresse prima dell’avvio dell’iter. Tanto che la Cassazione dà quasi sempre ragione a chi ha promosso la variante. Davvero così ci può essere un danno erariale. A chi ora dice che si poteva ricorrere al Pnrr per adeguare la scuola ricordo che allora il Pnrr non c’era e comunque quei soldi pubblici possono essere destinati ad altri investimenti. Soprattutto il sindaco Seri e la sua giunta si sono impegnati per questa operazione urbanistica in campagna elettorale e sono stati rieletti».

Il patto con il privato

Il patto con il privato, illustrato già nel febbraio 2019 da Seri ai residenti di Centinarola («che tuttora vogliono questa operazione», assicura Iacone), consiste nella cessione di un’ampia area alla scuola per il raddoppio delle aule (da 5 a 10), una palestra e altri spazi di servizio da costruire per complessivi 1.400 metri quadrati, con la trasformazione dell’area residenziale (per circa 16 appartamenti) prevista dal Prg nel cosiddetto comparto Mascarucci in una più estesa zona commerciale di 4.250 metri quadrati edificabili (di cui 2.500 per la vendita) con parcheggi, una nuova strada e una pista ciclopedonale. Il saldo zero del consumo di suolo agricolo è garantito dalla corrispondente riduzione edificatoria di un comparto a Bellocchi.

L’operazione immobiliare

La falegnameria Mascarucci è stata rilevata nel 2020 dalla Cagimm, che gestirebbe l’edificazione del supermercato per conto dell'azienda Magazzini Gabrielli spa (per cui ha costruito 3 supermercati a Perugia), la società investitrice che aveva acquistato già nel dicembre 2018 i terreni agricoli a un prezzo supervalutato (circa 6 volte quello attuale).

«Un tecnico mediatore di Tolentino (nel frattempo deceduto, ndr) ci diede l’input - ricorda Iacone - dicendo che c’era la possibilità di questa operazione. Io all’inizio incontrai l’assessore Paolini e poi su indicazione di questi Minardi (Renato Claudio, che allora era vicepresidente del consiglio regionale, ndr) nella sede del Pd di Fano, perché era il capo del partito».

Il plusvalore nella scuola

«Lui si mostrò d’accordo sulla variante - evidenzia l'imprenditore - e diede il benestare ad andare avanti. Incontrai anche il sindaco Seri insieme con Mascarucci. Comunque, nessuno ci fece la promessa che la variante sarebbe passata. Allora si decise di comprare i terreni agricoli perché c’era la forte concorrenza di altri gruppi alimentari. L’investitore mi chiese quale probabilità avevamo di realizzare l’operazione e, dopo aver parlato con i politici, gli dissi l’80%. Certamente, l’area fu pagata cara ma meno di quanto sarebbe costata una superficie commerciale. Il plusvalore della variante l’investitore lo metterà nella scuola, la cui stima dei costi dagli iniziali 800mila euro è già salita a 1.550.000 euro e ora c’è un aumento dei prezzi del 30 per cento».

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