Superbonus nel Pesarese: nelle abitazioni si va verso il blocco dei cantieri. Crediti acquistati a percentuali bassissime

Superbonus nel Pesarese: nelle abitazioni si va verso il blocco dei cantieri. Crediti acquistati a percetuali bassissime
Superbonus nel Pesarese: nelle abitazioni si va verso il blocco dei cantieri. Crediti acquistati a percetuali bassissime
di Miléna Bonaparte
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Venerdì 20 Gennaio 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 11:32

PESARO Sostituzione delle vecchie caldaie, infissi a prova di spifferi e consumi, capotto termico, misure anti sismiche, restauro delle facciate e un’infinità di altri interventi di manutenzione. Sono a rischio i lavori per il risparmio energetico, ma non soltanto quello, pari a centinaia di interventi nei condomini e nelle abitazioni mono e bi-familiari della provincia con l’arrivo del nuovo anno. Tutto per il blocco annunciato delle agevolazioni fiscali del Superbonus, il cui sconto si è ridotto dal 110% al 90% oltre al caos burocratico, e da altri incentivi a favore delle imprese di edilizia e serramenti. Si teme la paralisi da incompiute per oltre 5 milioni di euro fermi nei cassetti fiscali in vista del 2023. E siamo solo agli inizi.  
I cantieri si potrebbero arenare con opere lasciate a metà e magazzini pieni di scorte, a causa dello stop alla cessione dei crediti d’imposta da parte delle banche per le ristrutturazioni. Lavori decisivi, specie in chiave green, che comportano anche un incremento del valore dell’immobile sul mercato, migliorando la classe energetica. 


L’elaborazione


A lanciare nuovamente l’allarme sono gli artigiani e le piccole e medie imprese della Cna di Pesaro Urbino. Finora l’ufficio fiscale dell’associazione di categoria ha elaborato circa 350 pratiche di asseverazioni (relazioni fiscali, 100 di condomini e 250 di abitazioni), consentendo così un credito d’imposta di circa 10 milioni per il 2022 e 6 milioni per il 2021, in totale 16 milioni di euro.

Gli interventi relativi allo scorso anno sono in tutto 500 e riguardano la sostituzione di vecchie caldaie (25), infissi rinnovati (40), opere edili legate all’Ecobonus (60), ristrutturazioni antisismiche (125) e manutenzioni condominiali (250). Lavori pari a 10 milioni di euro in credito d’imposta che i proprietari hanno già in parte detratto.


«Il problema del temuto blocco dei cantieri per il 2023 sta diventando una piaga per le nostre imprese e i cittadini che si trovano costretti a rinunciare ai lavori – mette in evidenza Claudio Tarsi, il nuovo direttore della Cna Pesaro Urbino al quale ha passato il testimone Moreno Bordoni, ora segretario regionale –. Il pericolo è che con il taglio del Superbonus e il blocco della cessione dei crediti le aziende si troveranno presto in una grave crisi di liquidità. E dire che, nonostante le difficoltà legate alla confusione normativa sul Superbonus 110%, i proprietari di immobili hanno comunque beneficiato finora in maniera significativa dei crediti d’imposta. Si rallenta quindi in maniera pericolosa quel trend positivo che aveva caratterizzato la nostra provincia». 

Crediti a percentuale basse


Rincara la dose Marco Rossi, presidente della Cna costruzioni Marche: «Chi ancora acquista crediti lo sta facendo a percentuali bassissime, sfruttando la disperazione delle imprese. Se all’inizio il credito al 110% veniva acquistato in media al 102%, ora si arriva anche all’85%. Le banche affermano di aver esaurito la capacità fiscale, ma le Poste e la Cassa depositi e prestiti non hanno questo problema, eppure non prendono crediti ugualmente. A questo punto, secondo la Cna, deve intervenire il Governo convocando un tavolo con l’Abi delle banche e le associazioni di categoria». 

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