FANO Due agenti di polizia locale in borghese e due incaricate dell’Istat sono nella zona di strada Sant’Egidio, alle spalle di Metaurilia. Si tratta di accertamenti ai fini di un censimento, hanno assicurato ieri gli uffici comunali. Un’informazione che dovrebbe tranquillizzare i residenti, in questi giorni preoccupati dalla presenza di persone sconosciute e per niente convinti dalle risposte («Siamo incaricati dal Comune di Fano») alla loro richiesta di spiegazioni. «Un censimento? – replica un abitante – Meglio così, lo riferisco subito ai vicini. Resta però il fatto che l’ente locale dovrebbe avvisare prima. Con un minimo di accortezza si evita di suscitare timori soprattutto tra gli anziani, che in zona sono numerosi».
In strada Sant’Egidio il livello di guardia è alto ormai da tempo.
«Strada di Sant’Egidio – prosegue il residente – è percorsa da veicoli che sfrecciano a tutta velocità ed è anche stretta. Due mezzi che la percorrano in senso opposto devono fare molta attenzione e in ogni caso sono frequenti gli urti tra specchietti retrovisori. Qualche giorno fa sono volati pugni e sberle tra automobilisti. Abbiamo chiesto il limite di velocità, ma finora senza risultato. All’incrocio della chiesetta un ciclista è dovuto salire sulla scarpata per evitare di essere investito da una vettura. Un’altra volta ho invitato con i gesti un conducente a correre meno e per tutta risposta quello ha accelerato. In futuro ci penserò bene prima di fare altrettanto, dopo ciò che è successo al prete di San Costanzo». Risale alla fine dell’aprile scorso un’interrogazione consiliare di Lucia Tarsi, Fratelli d’Italia, su sicurezza e servizi: «Il parere della giunta è stato favorevole – conclude il residente – ma poi c’è di mezzo la burocrazia e i tempi di risposta sono biblici».
L’altro nodo è la mancanza di un’isola ecologica vicina alle circa 40 abitazioni in strada Sant’Egidio: in zona c’è solo un cassonetto del verde. E così chi voglia fare la raccolta differenziata è costretto a sobbarcarsi 3 chilometri in automobile per conferire vetro, plastica, carta o imballaggi metallici: «Dal cittadino si pretendono comportamenti corretti, però prima devono essere garantiti servizi adeguati».
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