Matteo Ricci all’attacco dell'ex Premier Renzi: «Vuole la distruzione del Pd, non glielo permetteremo»

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci
di Peppe Gallozzi
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Domenica 2 Ottobre 2022, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 08:24

PESARO- Non le ha mandate a dire il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che, attraverso un post apparso sulla propria pagina Twitter, si è rivolto direttamente all’ex Premier Matteo Renzi rivendicando l’identità del Partito Democratico: “Sappiamo da tempo che #Renzi sogna la distruzione del pd. Si sbaglia anche stavolta, non glielo permetteremo. La sinistra progressista e democratica si può rigenerare dall’opposizione. Mettiamocela tutta e insieme. Combattivi e sorridenti”.

«Io segretario del Pd? Cercherò di dare il mio contributo».

Nei giorni scorsi, in merito alla successione a Enrico Letta nel ruolo di segretario del Partito Democratico aveva riferito: «Non è il momento di fare nomi e cognomi (anche se, dei suoi contendenti sono noti tanto i primi come i secondi, ovvero Stefano Bonaccini ed Elly Schlein), ma sento la responsabilità, come molti, di non potersi sottrarre alle responsabilità e all’impegno della ricostruzione.

Come coordinatore nazionale dei sindaci cercherò anche io di dare il mio contributo, rimboccandomi le maniche e mettendo in campo impegno e idee. Poi quando sarà ora si deciderà. Nel frattempo ho in cantiere alcune iniziative per i prossimi giorni».

«Il partito dei sindaci non esiste».

Il controcanto – sempre nei dibattiti precedenti – era stato affidato al sindaco di Ancona Valeria Mancinelli: «Al Pd, e al centrosinistra più in generale, serve una discussione vera e seria e ben strutturata su come può il pensiero progressista del terzo millennio dare le risposte alle domande epocali di questo secolo. Innanzitutto è necessario un confronto di idee su piattaforme politiche, su proposte, su visioni di paese, di società, di mondo. Il cosiddetto partito dei sindaci non c’è, non c’è mai stato e mai ci sarà. Ci si confronterà tutti e, nella necessaria nuova selezione, gli amministratori locali saranno sicuramente risorse importanti. Nel dibattito congressuale ciascuno darà il proprio contributo. Punto».

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