Panchine pop, contrordine a Pesaro: ecco dove saranno ricollocate

Panchine pop, contrordine a Pesaro: ecco dove saranno ricollocate
Panchine pop, contrordine a Pesaro: ecco dove saranno ricollocate
di Miléna Bonaparte
4 Minuti di Lettura
Domenica 23 Aprile 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 14:15

PESARO Ricordano nella sagoma l’esilarante poltrona a sacco di Fantozzi e, quando erano alla Palla, c’è stato da divertirsi parecchio tra selfie e cartoline turistiche all’insegna della pop art in salsa pesarese, dove sul lungomare non troneggiava ancora il Cascone di Valentino. Adesso le sei panchine pouf bianche e rosse, i colori del Comune, in un recupero creativo firmato Aspes, offrono le prime sedute a pesaresi e turisti nel nuovo salottino chic che ha debuttato in viale Trieste.

Una seconda vita per le criticate e derise poltroncine, costosa opera del 2016 di uno studio di design per arredare piazzale della Libertà e da lì eliminate di recente perché riconsiderate, nell’ottica del sobrio open space, poco in linea con l’elegante Villino Ruggeri in stile liberty e l’arte povera della Sfera grande di Pomodoro.


Non si butta via niente


Della serie però che non si butta via niente e tutto può tornare utile, per le panchine, risistemate nel 2019 e poi rimosse definitivamente, è stata trovata una nuova collocazione nei giardinetti pubblici dietro il bar ristorante Frontemare, quelli dove si svolgevano le rappresentazioni teatrali dedicate ai bambini e, ancora più addietro nel tempo, c’era il tendone spettacoli sotto il quale hanno recitato pure attori famosi.

Erano state accantonate lì, in un angolo dimenticato del viale, tra commenti più o meno impietosi sulla gestione degli arredi urbani senza una regia professionale. Quattro piccole panchine singole e due grandi per cinque persone ciascuna. E ieri mattina il colpo di scena con il presidente dell’Aspes Luca Pieri a dirigere di persona gli ultimi ritocchi della sua nuova chicca del lungomare, realizzata dai tecnici dell’azienda che gestisce il verde pubblico.


L’olivo spagnolo


È stato messo a dimora un olivo spagnolo a palchi, detto pom pom, un grande esemplare in vaso. Si entra nel giardinetto passando sotto un profumato arco di gelsomino. Svettano poi due carpini a forma di piramide alti tra i 3,5 e i 4 metri, un acero palmatum e nove sterlizie sempreverdi lungo il vialetto d’ingresso. Non ha ancora un nome il punto di ritrovo green, un’area di circa 500 metri quadrati con le 14 essenze, un prato ben curato, percorsi e, a sorpresa, le sgargianti sedute pop che sembrava non volesse più nessuno. Ma a Pieri la fantasia non manca. 


Senza nome


«Ci sto pensando, ancora non dico come lo chiameremo, top secret - scherzava il presidente Aspes nella veste di direttore artistico -. Una raffinatezza, per un momento di relax in viale Trieste, il nostro luogo principe del turismo che si sta preparando per il gran debutto della stagione, con i ponti di questo 25 aprile e del Primo maggio, e gli arrivi della Capitale della cultura 2024. Qui è già pieno di pesaresi curiosi ed entusiasti. Le sedute di piazzale della Libertà hanno così trovato una sistemazione dignitosa nell’inedito allestimento del verde che risulterà piacevole e accogliente». 


La nuova tappa


Nuova tappa del restyling della zona immagine per l’accoglienza turistica: «Insieme al Comune stiamo rendendo più bello e fruibile il lungomare. E non è finita qui». Nelle prossime settimane, quando le temperature più miti lo permetteranno, sarà la volta di 15 aiuole che sbocceranno con violette del pensiero e primule gialle lungo viale Trieste e nei giardini Nilde Iotti. «Al momento sono dei semplici spazi di sempreverdi e piante grasse - spiega il presidente Aspes -, ma presto metteremo a dimora i classici germogli colorati che i pesaresi amano tanto, memori dei decori vegetali geometrici della città giardino ai tempi del Kursaal. E anche al Moletto arriveranno i fiori, insieme ai cespugli scelti dagli agronomi perché resistenti al freddo vento di bora e alla salsedine». E così la scultura Arim di Agapito Miniucchi, l’artista di recente scomparso, potrà ritrovare la collocazione originaria da lui scelta al centro dei giardini di via Colombo.
 

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