Ex cinema Duse, un passo avanti: la riqualificazione incassa un altro "sì"

Ex cinema Duse, un passo avanti: la riqualificazione incassa un altro "sì"
Ex cinema Duse, un passo avanti: la riqualificazione incassa un altro "sì"
di Letizia Francesconi
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Martedì 29 Novembre 2022, 02:00

PESARO  - E’ molto di più di una maratona amministrativa l’operazione recupero del complesso immobiliare dell’ex cinema Duse, ma il piano incassa un altro sì dalla giunta. Questione di iter, di tempi da rispettare e di leggi, anche se ormai il passo avanti è sostanziale dopo i precedenti sì incassati dalla Conferenza dei servizi (ci sono volute tre sedute) e un primo passaggio in giunta a fine estate per approvare la delibera per l’adozione al Piano di recupero di iniziativa privata. Nel frattempo non ci sono state osservazioni, opposizioni, ricorsi, nè da parte di privati, nè di altri enti e nemmeno da parte del consiglio del quartiere centro. 

 

 


Variante non sostanziale


Si tratta di una variante al Prg, non sostanziale, che ha avuto però una gestazione molto lunga e complessa che ha subito anche gli effetti della crisi del mercato immobiliare.

La mai dimenticata sala cinematografica si estende su una superficie di circa 3.500 appetibili metri quadrati, ubicata tra via Petrucci e via Varese, a pocho metri da un altro storico complesso immobiliare, quello di Palazzo Scattolari, impegnato in una altrettanto laboriosa operazione di recupero. 


Tornando alle tribolazioni del Duse, nel 2017 l’immobile è stato venduto all’asta per 400mila euro all’impresa edile “Hi Tech Italia Costruzioni srl”. E dopo cinque anni il meccanismo ha ingranato la marcia. Il progetto prevede un complesso di residence e garage in via Petrucci: una serie di appartamenti (ancora non specificati come quantità, inizialmente si era parlato di circa 36 unità) nell’ambito dell’edificio “ex cinema”, un piano terra a servizio dell’intero complesso per posti auto (all’incirca 18 ma anche questo numero è frutto di una cifra iniziale) mentre le unità immobiliari saranno distribuite ai piani superiori, all’interno dei diversi fabbricati. L’ex cinema Duse, che avrà dunque un futuro residenziale anche se i tempi sono ancora tutti da definire, ha avuto un passato glorioso. 


La storia


Nata come sala teatrale all’inaugurazione del 1926 partecipò anche Gabriele D’Annunzio. Nel 1959 la sala chiuse per un restauro affidato all’architetto Nicola Amoroso e intervennero anche artisti ed architetti di primo piano. Ne venne fuori un’opera d’arte a partire dall’atrio. Tanto per rinfrescare la memoria: la porta a vetri aveva maniglie di Nanni Valentini, Franco Bucci realizzò altre maniglie in smalto, il lampadario bicolore era di Lucio Fontana, il “cubo di luce” di tubi al neon era opera dello stesso Amoroso, la parete dell’atrio di ingresso era ornata dal lungo pannello scultoreo di Giò Pomodoro e per raggiungere la galleria si saliva la scala disegnata dallo stesso. Tutte le spettacolari opere d’arte sono state vendute dai proprietari nel corso degli anni. Il cinema accoglieva 416 poltroncine in platea e 256 in galleria, in più 4 proiettori cinematografici. Il Duse è stato chiuso definitivamente nel 1985 e aveva già ottenuto nel 2008 l’approvazione del progetto di recupero che trasformava la sala e i due ordini di galleria in appartamenti residenziali e garage. 


Il fallimento

Il primo tentativo non è andato benissimo a causa anche della crisi che in quegli anni ha colpito l’economia e il settore dell’edilizia. Dopo il fallimento ella ditta Giacomini Costruzioni nel 2012, il complesso è finito all’asta. Per i periti valeva oltre 3 milioni, ma alla fine è stato ceduto a 400mila euro all’unica impresa in gara. Alla straordinaria e innovativa architettura del cinema è stata dedicata nel luglio 2020 la mostra di Michele Alberto Sereni “Il Duse, cinema divino” al Centro Arti Visive Pescheria, curata da Marcello Smarrelli.

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