Pronto soccorso di Marche Nord allo stremo: ora si cercano medici anche non specializzati

Pronto soccorso di Marche Nord allo stremo: ora si cercano medici anche non specializzati
Pronto soccorso di Marche Nord allo stremo: ora si cercano medici anche non specializzati
di Lorenzo Furlani
4 Minuti di Lettura
Venerdì 29 Luglio 2022, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 08:20

PESARO - Nella sostanza è come andare a reclutare medici agli angoli delle strade. Per far fronte alla gravissima carenza di personale nei pronto soccorso di Pesaro e Fano, dopo aver affidato la copertura di parte dei turni a un’agenzia di Roma il cui contributo tuttavia non è sufficiente a soddisfare l’esigenza complessiva, l’azienda ospedaliera Marche Nord ha pubblicato un bando straordinario per reclutare singoli medici con contratto di lavoro autonomo al fine di garantire le attività di emergenza urgenza. Balza agli occhi come tra i requisiti non vengano richieste né la specializzazione in medicina d’urgenza né un’esperienza professionale già acquisita nei servizi di emergenza urgenza (118 o pronto soccorso).

La promozione informale

Il bando è stato preceduto da una campagna di promozione informale e personale di singoli medici dell’azienda nelle chat e negli altri canali di comunicazione della categoria.

In questi messaggi si precisa che possono essere accettate le disponibilità sia di medici pensionati, sia di liberi professionisti, sia addirittura di giovani medici non specialisti per un compenso di 60 euro all’ora. Di queste maglie larghe si trova conferma nell’avviso pubblico comparso nell’albo pretorio di Marche Nord “volto all’acquisizione di manifestazioni di interesse” per il “conferimento di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti all’ordine professionale a supporto delle attività dell’unità operativa complessa pronto soccorso e medicina d’urgenza”.

L’azienda accerta l’idoneità

Dunque, la laurea e l’abilitazione professionale con l’iscrizione all’ordine sono i soli requisiti specifici richiesti. L’unica residua garanzia di adeguatezza al servizio si rintraccia tra i requisiti generali come “idoneità alla mansione specifica” genericamente indicata, per la quale si precisa che “l’accertamento di tale idoneità è effettuato a cura dell’azienda prima dell’immissione in servizio”.

Questo bando per le manifestazioni di interesse resta aperto sino alla fine dell’anno e fa leva sulla ripresa dei contagi di Covid-19 richiamando la normativa d’emergenza per arruolare personale sanitario emanata nel 2020 e rinnovata quest’anno, in vigore appunto fino al 31 dicembre 2022.

Si tratta dell’ultima soluzione tentata dalla direzione generale di Marche Nord per sopperire alla crisi del pronto soccorso e non incorrere in un’interruzione di servizio pubblico a causa della carenza di medici specializzati manifestatasi dopo la prima ondata delle infezioni di Covid-19, che aveva sottoposto a uno straordinario stress lavorativo il personale di questo reparto di frontiera, e aggravatasi in seguito all’uscita dall’azienda dell’ex responsabile Umberto Gnudi, che a marzo ha reagito con le dimissioni alla sua sostituzione come direttore facenti funzioni dopo due anni di pandemia.

Le ultime dimissioni

Nella determina si fa riferimento a ulteriori necessità per le recenti quarantene per Covid-19 e per la fruizione da contratto delle ferie estive. Inoltre, si sono aggiunte le ultime dimissioni di una dottoressa.

Le misure via via adottate registrano un progressivo abbassamento degli standard di qualità richiesti in un servizio cruciale che compie la prima decisiva vagliatura dei casi sanitari sottoposti all’ospedale. Per 6 mesi si è andati avanti con la copertura sistematica dei turni del pronto soccorso da parte dei medici di Marche Nord di specialità equipollenti. A giugno e luglio sono stati emessi bandi per affidare i turni del pronto soccorso a operatori esterni (selezionata infine la Medical line consulting srl) che richiedevano per i medici impiegati la specializzazione in medicina d’urgenza. L’avviso pubblicato l’8 luglio scorso per arruolare specificamente medici in pensione presupponeva la medesima specializzazione o quelle di medicina interna, chirurgia, anestesia, gastroenterologia e malattie dell’apparato respiratorio. Ora si rinuncia a qualsiasi specializzazione e anche a un'esperienza specifica.

La società esterna pagata il triplo

Infine, è significativo rilevare che il compenso lordo di 60 euro all’ora per i medici in pensione o non specializzati nel caso di un turno di 12 ore (quello abitualmente assegnato nei pronto soccorso di Marche Nord) scende a 480 euro complessivi, un terzo di quanti ne vengono riconosciuti per il medesimo turno all’agenzia di Roma, ossia 1.455: ai medici da essa reclutati ne vengono poi corrisposti circa 1.200.

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