Pesaro, sui ripascimenti è già protesta. I balneari: «Il braccino corto del Comune»

Pesaro, sui ripascimenti è già protesta. I balneari: «Il braccino corto del Comune»
Pesaro, sui ripascimenti è già protesta. I balneari: «Il braccino corto del Comune»
di Letizia Francesconi
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Domenica 7 Maggio 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:01
PESARO Da domani ruspe sull’arenile, si parte con i ripascimenti. Dalle associazioni di categoria dei balneari e dal Consorzio dei bagnini di Levante, si fa sentire però il malumore per la quota risicata di fondi destinati dal bilancio comunale ad integrazione delle risorse già stanziate mesi fa dalla Regione. «Troppo pochi i fondi, dopo le mareggiate così tanto forti di fine gennaio – rimarcano preoccupati operatori e associazioni di categoria da Cna Balneari a Confartigianato fino all’associazione Apa hotel. Difficile che tutti gli stabilimenti da Ponente a Sottomonte, possano garantire lo stesso numero di ombrelloni ai turisti». 


Le tempistiche


I ripascimenti, condizioni meteo permettendo, dovranno concludersi dopo il ponte del 2 giugno. Da domani al 14 maggio si parte a Sottomonte. Dal 15 al 17, l’impresa appaltatrice del ravvenate si sposterà lungo le concessioni di Levante. Nella scelta delle aree, il servizio comunale ha dato priorità proprio al tratto terminale di Levante e al tratto centrale di Sottomonte, dove le mareggiate dell’inverno e le ultime di marzo, hanno colpito più pesantemente. E così si proseguirà dal 18 al 20 sempre a Levante con un ultimo passaggio il 23 maggio. Secondo passaggio lungo Sottomonte dal 24 al 28 maggio mentre l’ultimo degli interventi è previsto dal 29 maggio al 3 giugno e interesserà le concessioni di Ponente.

 
I fondi


«Il servizio Lavori Pubblici e Manutenzioni – spiega Andrea Giuliani di Confartigianato imprese demaniali – ha stanziato per i ripascimenti 30mila euro Iva compresa, che vanno a sommarsi ai 119 mila euro di fondi regionali stanziati oltre un mese fa. Stiamo parlando, sul fronte comunale, di uno stanziamento di meno della metà delle risorse della stagione estiva 2022. Se gli assessori Pozzi (Lavori Pubblici) e Nobili (Bilancio) avessero previsto 50 mila euro come nella passata stagione, la scelta sarebbe stata condivisibile, e invece in una situazione peggiorativa dei nostri arenili, soprattutto a Sottomonte ma anche in alcune zone di Ponente e Baia Flaminia, ci ritroviamo con 20 mila euro in meno.

Ciò prescinde dall’intervento strutturale per il rafforzamento delle scogliere di Levante, che non sana comunque la mancanza di una quantità sufficiente di sabbia, erosa dalle mareggiate. Gli operatori non sono certo soddisfatti dell’impegno dell’Amministrazione rispetto alle istanze condivise con i colleghi di Cna balneari e dagli albergatori nell’incontro del 21 febbraio scorso, primo confronto con gli assessori competenti. In quell’occasione era stato richiesto un maggior sforzo per almeno 60-70 mila euro integrativi. Insieme al Consorzio di Levante torneremo a chiedere all’assessore Pozzi di aumentare i fondi, magari in corso d’opera».


La questione spazi


Anche Paolo Sorace presidente del Consorzio e gestore di bagni Arcobaleno, ha già informato l’associazione Albergatori, che i balneari declinano ogni responsabilità, non certo imputabile a loro, nel caso in cui non ci sia posto per tutti, o meglio se gli ombrelloni piantati non saranno sufficienti a soddisfare le richieste degli alberghi. «È vero, il Comune quest’anno dà ben poco – osserva Alessandro Corsini, gestore bagni Primavera e ristorante Cocobongo -noi operatori balneari siamo pronti a unire le forze e contribuire per far portare più sabbia, stanziando almeno mille euro ciascuno, ma ciò non toglie che rimane un problema di fondo e che il nostro contributo non sarà in grado di risolvere il problema. Se il ripascimento sarà di media entità significa che saremo costretti a piantare meno ombrelloni per stagionali e turisti. Le quantità di sabbia nostro malgrado, sono in funzione dei fondi messi a disposizione. Avere ora le idee chiare sulle file per questa stagione è prematuro, dobbiamo prima capire come le ruspe effettueranno i lavori». 


La preoccupazione


Non va meglio alla Spiaggia Bianca di Sottomonte, conferma la giovane titolare dello stabilimento: «Se per l’estate il Comune non darà una mano, dovremo far portare a nostre spese la sabbia, dove è mancante. Ora con il bel tempo, qualche lettino lo riserviamo ai nostri clienti abituali, ma finché non sarà completato il ripascimento, non è possibile organizzare gli spazi. Qui la spiaggia è un disastro, e ci manca davvero tanta sabbia, e si convive da anni con l’erosione».

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