PESARO - «Basiti dal Dpcm Conte, gli anziani soli saranno ancora più soli durante le feste di Natale. Il calore dei familiari, con distanze e precauzioni di sicurezza, sarebbe stato importante per sostenerli», dice Massimo Ciabocchi, presidente provinciale Auser. Dal 21 dicembre al 6 gennaio si potranno raggiungere fuori regione solo in caso di urgenze. Il 25, 26 dicembre e 1° gennaio si potrà andare da nonni e genitori fuori dal proprio Comune, ma solo per assisterli. Vietato raggiungerli solo per fargli compagnia.
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L’Auser provinciale, associazione di volontariato per l’invecchiamento attivo, non è d’accordo con le misure introdotte dal provvedimento che penalizzano, come riferisce il presidente provinciale Massimo Ciabocchi, gli anziani soli. «E’ una decisione, quella del Governo espressa con il Dpcm, che ci lascia basiti, se pensiamo al fatto che nei 15 giorni prima di Natale si auto libera tutti per andare in giro con il rischio di assembramenti e contagi. Crediamo che in certi momenti dell’anno, come il Natale, sia importante il calore della famiglia, soprattutto per quelle persone più deboli e sole che in questo momento hanno anche paura. C’è la difficoltà a restare da soli e il peso psicologico di questo Covid che aleggia sopra le teste, non aiuta certamente il Dpcm con questi obblighi perchè non ci permette di dare quel minimo di sostegno ai nostri anziani, spesso genitori e nonni, persone che non hanno più nessuno intorno e si trovano da soli a casa. E magari la presenza di un familiare, rispettando distanze e tutte le precazioni di sicurezza, avrebbe dato un po’ di serenità in un giorno particolare».
Tanti anziani sono deceduti nei mesi del Covid, tanti altri sono rimasti soli.