Picco dell’influenza in provincia, è già scattata la caccia ai medicinali

Picco dell’influenza in provincia, è già scattata la caccia ai medicinali
Picco dell’influenza in provincia, è già scattata la caccia ai medicinali
di Letizia Francesconi
3 Minuti di Lettura
Domenica 8 Gennaio 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 10:58

PESARO -  Cercansi farmaci da banco: dagli antinfluenzali e antinfiammatori agli sciroppi mucolitici. Si è acuito dopo il Capodanno il problema della scarsità di medicinali nelle farmacie a a causa dell’aumento esponenziale dei casi di influenza, in particolare dell’australiana. 

 
Intasamento


Guardia medica di viale della Vittoria intasata di telefonate e pazienti in attesa.

I sanitari di turno riferiscono della difficoltà dei medici guardisti, ancora ridotti all’osso e con accessi anche triplicati nell’unica sede aperta del territorio pesarese. Negli ultimi giorni a fine turno si è arriva anche sfiorare i 200 pazienti-utenti fra accessi diretti, visite domiciliari e consulenza telefonica, e tutto concentrato in un’unica sede aperta. Il picco degli accessi in guardia medica riflette quello delle richieste in farmacia dove alla scarsità di medicinali da banco e alcune marche di antibiotici, alcune attività sopperiscono con preparazioni galeniche prodotte nei propri laboratori.

Da una farmacia all’altra della città, l’afflusso è continuo. Si chiedono soprattutto medicinali per contrastare i sintomi di influenza stagionale e Covid. I farmacisti lamentano soprattutto una scarsità generalizzata di farmaci come il Clenil o il Fluibron confezioni per l’aerosol dei bambini. «Da giorni c’è scarsità della gamma di antinfiammatori, che utilizzano il principio attivo dell’Ibuprofene e quindi analgesici, antinfiammatori e antipiretici – confermano dalla Rossini di via Recanati a Tombaccia – su sciroppi per la tosse siamo riusciti a recuperarne alcune confezioni, mentre siamo in difficoltà su tutti i preparati per aerosol di cui non disponiamo. Mediamente in una giornata stiamo vendendo oltre quattro confezioni di farmaci antinfluenzali. In particolare per sciroppi e preparati per l’aerosol si dovrà aspettare la riapertura delle aziende fornitrici, fra il 10-12 gennaio per soddisfare la crescente richiesta».


In generale


Più in generale tutte le farmacie sono un po’ sotto stress, conferma Marco Meconi, vicepresidente Federfarma Marche, ed è un problema “cronico”. «Non solo stanno scarseggiando - precisa – tutti quei farmaci per un uso pediatrico ma anche semplici pastiglie balsamiche e medicinali oltre a spray antinfiammatori per le alte vie respiratorie». Non è così alla Mari di via Fratelli Rossell. Spiega il medico titolare Samuele Paolini: «Siamo comunque l’unica farmacia della città ad avere disponibilità per oltre 100 confezioni di alcuni degli antinfiammatori più richiesti, e da venerdì della settimana entrante ci saranno nuove consegne».

Nel frattempo l’istantanea fotografata dalla sede della Guardia medica di viale della Vittoria è eloquente: «Si va ben oltre i 100 accessi e si sfiorano anche i 200 in una giornata ambulatoriale nell’unica postazione aperta, -fra accessi diretti e visite domiciliari, ma nelle ultime settimane con il boom dell’influenza e Covid, il lavoro è più che raddoppiato. Basti pensare che in una sola fascia oraria del mattino di ieri intorno alle 11 erano in attesa di essere visitati oltre 20 utenti, immaginiamo questi numeri per l’intera giornata e quasi quotidianamente». 


Le risposte


Resta pressoché impossibile rispondere a tutti, ma si cerca di non lasciare nessun paziente scoperto, soprattutto anziani e bambini. Da Pesaro si devono dare risposte anche per gli utenti di Montecchio, Morciola, Cappone, Osteria Nuova, Montelabbate, Tavullia, Gradara, Gabicce.

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