Pesaro, "Lato b", Brandina nella bufera:
«Una polemica ottusa e un po' bigotta»

Pesaro, "Lato b", Brandina nella bufera: «Una polemica ottusa e un po' bigotta»
di Silvia Sinibaldi
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Mercoledì 28 Agosto 2019, 09:47

PESARO A occhio e croce la Venere Callipigia ce l’ha a fragola. Ma in natura si segnalano anche sederi a pera e a pesca e con il passare degli anni è possibile trovarsi un lato B a fico. Sarà sufficiente seguire l’evoluzione della nuova campagna pubblicitaria di Brandina, creata da Marco Morosini, designer, comunicatore, artista che alle prime uscite sui social delle sue immagini, ha già fatto il botto collezionando un numero astronomico di commenti, in gran parte poco generosi. Gli rinfacciano di aver ceduto al compitino facile facile: mare, borse e sederi.

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Lui parte dalla premessa (che in oratoria è utile ad ammorbidire i toni) ma nel caso di Morosini piuttosto li sottolinea: «Non sono un designer ingaggiato da un brand che ha come obiettivo principale mantenere il posto. Il mio lavoro è puro, non devo compiacere nessuno, mi ispiro all’arte e all’armonia. Il resto non mi interessa».
 
Di primo acchito i suoi followers non l’hanno capito.
«Il corpo umano è da sempre rappresentato nel mondo dell’arte e l’ho fatto anche io con uno sguardo originale, veicolando un messaggio di leggerezza e libertà legato al mare. Ho accostato la bellezza del sedere alla perfetta armonia del frutto, niente di volgare se non nelle persone che guardano. Trovo la mia scelta piacevole e di gusto e invito i più focosi ad attendere le immagini che seguiranno: la campagna si è appena aperta dopo tre mesi di lavoro».
Diciamo che a lei, il selfie pruriginoso della Boschi le fa un baffo?
«Vuole buttarla sull’uso del corpo delle donne? Le rispondo che io rivendico la mia libertà di esprimermi, di lavorare come credo, di muovermi, di agire nel modo che mi è più congeniale. Ancora una volta non mi sono affidato a modelle professioniste, ma alla freschezza di ragazze che nella vita fanno altro. Il messaggio comunica, bellezza, armonia e spensieratezza e non altro. Non c’è bisogno di un sedere per ammiccare alla sensualità: basta un collo del piede, una bocca semichiusa, il dettaglio di un occhio».
Resta il fatto che tra l’uso del corpo femminile e l’uso di quello maschile c’è un abisso!
«Un abisso? Ma le ha viste le pubblicità di Dolce e GAbbana, di Msgm, di Tom Ford, di Gucci o di Yves Saint Laurent? La verità è che stiamo navigando in una cultura ipocrita, perbenista, dedita alla censura. Ci stiamo mussulmanizzando. Vogliamo mettere il velo alle donne? Perché pensate che gli occhi siano meno sensuali del sedere? Credete sia un caso che nel burqa ci abbiamo messo una retina? Noi viviamo in Occidente, abbiamo un’altra storia, basti pensare alle grandi opere d’arte che ritraggono, scolpiscono, affrescano il corpo umano. Ripeto, io lotto per la libertà d’espressione». 
Passare dalla campagna pubblicitaria “Il futuro siamo noi” realizzata con ragazzi immigrati a bordo di un gommone a una serie di splendidi lati B non è un modo di virare verso il commerciale? Sul web l’accusano di aver puntato semplicemente a vendere più borse.
«Mi viene da ridere se penso a cosa hanno scritto sulla campagna pubblicitaria creata con Oliviero Toscani. Ma a ben pensarci è la stessa reazione: paura e rabbia nei confronti di tutto ciò che è diverso, che è altro da noi e dal nostro giardino. Un limite pericolosissimo che stiamo per superare, spiati e controllati, in un mondo dove facebook ci conosce meglio dei nostri genitori. C’è una cultura imperante gretta, ottusa, bacchettona, fondamentalista dove la libertà d’espressione non è più contemplata anche perché, di fatto, viviamo in una falsa democrazia. Gli offesi non acquisteranno più le creazioni Brandina? Bene io vado avanti libero e propositivo». 
Il top dell’indignazione lo ha raggiunto però il suo invito a inviare foto del proprio sedere.
«Mi piacciono i sederi delle donne, quelli grandi e quelli magri, quelli sodi e quelli morbidi, giovani o avanti d’età. In autunno faremo un casting non certo destinato alle modelle». 
È amareggiato dalle reazioni del web?
«Primo non ho letto nulla, secondo fa parte del gioco, terzo ringrazio i commentatori perchè mi danno energia e mi spingono a procedere sulla mia strada».

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