Nuovo ospedale, Ricci contro la Regione. Il centrodestra: «Pd surreale sui ritardi»

Due mesi di ritardo nella progettazione o 30 anni senza realizzare l’ospedale: battaglia in consiglio tra maggioranza e opposizione

Nuovo ospedale, Ricci contro la Regione. Il centrodestra: «Pd surreale sui ritardi»
Nuovo ospedale, Ricci contro la Regione. Il centrodestra: «Pd surreale sui ritardi»
di Luigi Benelli
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Martedì 14 Febbraio 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 07:22
PESARO - Sanità terreno di scontro politico. Due mesi di ritardo nella progettazione o 30 anni senza realizzare l’ospedale. Maggioranza e opposizione hanno battagliato in consiglio comunale sul cronoprogramma per i lavori del nuovo ospedale. E’ stato discusso un ordine del giorno con carattere d’urgenza presentato da parte dei capigruppo di maggioranza, per chiedere «risposte immediate alla Regione in merito agli inspiegabili ritardi sul nosocomio». 


La cronostoria


«Era il 17 ottobre - ha rimarcato la capogruppo dem Anna Maria Mattioli - quando il governatore Acquaroli sottoscrisse a Pesaro l’accordo per i lavori. Entro il 31 dicembre 2022 la prima tappa: l’avvio del bando gara per il concorso di progettazione. Ma questa data non è stata rispettata e di qui è nato l’odg». Le altre tappe vedono la progettazione definitiva al 30 settembre, poi l’avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2024 e la conclusione entro il 2027. Il consigliere dem Luca Pagnoni Di Dario ha spiegato i motivi.

«Vogliamo che la Regione dia risposte certe sui tempi e capire quale sia il disegno sanitario. E’ stata chiusa Marche Nord che andava ad assorbire il deficit dei posti letto: siamo in un territorio di confine e soffriamo la mobilità passiva». Michele Redaelli (FI) ha replicato: «La Regione non è in ritardo, è una mistificazione del Pd. L’orizzonte temporale è ampio e l’inizio dei lavori è previsto a fine ‘24. Il presunto ritardo millantato sul cronoprogramma è stato ampiamente motivato dal cambio di modalità di progettazione a causa dei numerosi progetti Pnrr. La situazione della sanità è critica, ma non c’è solo la responsabilità dell’attuale governo, bensì deriva da legislature precedenti a colore centro sinistra».

La posizione di Ricci

Poi il sindaco Matteo Ricci che ha rimarcato: «Dopo due anni e mezzo di governo non si può dire che è colpa di chi c’era prima. La sanità è peggiorata nelle liste d’attesa, nella mobilità passiva, nel pronto soccorso. Il consiglio comunale è preoccupato per l’assenza dell’azienda ospedaliera e per il ritardo sulla prima tappa del cronoprogramma sull’ospedale.

Ma soprattutto vogliamo capire dalla Regione cosa ci sarà dentro il nosocomio, quali specialità ed eccellenze». Il rimpallo di responsabilità è proseguito con Dario Andreolli (Lega): «Il centrosinistra ha tardato trent’anni per realizzare l’ospedale. Sentirsi far le pulci per due mesi è ridicolo. Quanto a Marche Nord non era certo un baluardo dell’efficienza, non era integrata col territorio tanto da non aver mai ridotto la mobilità passiva».

Concetto poi ribadito dall’opposizione in una nota congiunta: «E’ abbastanza surreale che coloro che sono responsabili di 30 anni di ritardi per la costruzione del nuovo ospedale siano oggi in prima fila con la penna rossa a bacchettare per 2 mesi di presunto ritardo che ad oggi non c’è. Il Pd stia sereno, la Regione Marche non vuole eguagliare Ricci ed il Pd pesarese in termini di cronoprogrammi disattesi, incompiute e mai iniziate. La volontà della Regione è quella di andare spediti nel rispetto degli impegni presi convinti che il nuovo ospedale rappresenti una priorità». 


Botta e risposta


Per Giampiero Bellucci (Pd) l’odg «è un modo per richiamare la Regione alle sue responsabilità». Mentre Thomas Nobili ha chiesto che il piano socio sanitario «sia condiviso con i territori». Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro) ha parlato di «un atteggiamento di muro contro muro che non agevola il dialogo. Fa sorridere parlare di cronoprogramma da chi ha cantieri infiniti e incompiute come il Palas, le opere di autostrada, il cavalcaferrovia». Claudia Vanzolini del M5S ha evidenziato le «carenze nella sanità» chiedendo correttivi. Il collega Lorenzo Lugli ha chiesto di poter partecipare alla realizzazione del piano socio sanitario. In chiusura Roberto Biagiotti del gruppo misto di maggioranza: «L’aspetto principale è sapere quanti soldi saranno messi nell’Ast». L’odg è stato votato da 19 consiglieri.
 

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