Mutilato nello scoppio della bomba fai da te nella casa all'Apsella, il 37enne ferito perderà anche un occhio

Mutilato nello scoppio della bomba fai da te nella casa all'Apsella, il 37enne ferito perderà anche un occhio
Mutilato nello scoppio della bomba fai da te nella casa all'Apsella, il 37enne ferito perderà anche un occhio
di Luigi Benelli
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Lunedì 12 Giugno 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 15:00

VALLEFOGLIA Restano critiche le condizioni di Ion Olteanu, il 37enne romeno rimasto gravemente ferito nell’esplosione del rudimentale ordigno casalingo che stava realizzando nella mansarda dell’abitazione dell’Apsella dove da circa un anno era ospitato dalla sorella. Nello scoppio della bomba fai da te è rimasto mutilato di entrambe le mani che sono stata amputate dalla violenza della deflagrazione che lo ha investito. Ma le conseguenze rischiano di essere ancora più serie.

L’uomo, che ha riportato ferite anche nelle altre parti del corpo - dal volto alle braccia al tronco - perderà anche un occhio. La sua prognosi resta riservata e al momento si trova ricoverato all’ospedale di Torrette al blocco operatorio per essere sottoposto a interventi chirurgici. Nel frattempo continuano le indagini dei carabinieri per capire perchè l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per dei precedenti legati a reati contro il patrimoni, stesse fabbricando un ordigno. Al momento ci sono solo ipotesi da avanzare come il sospetto che potesse servire per utilizzi illeciti legati all’esplosione di casse automatiche, bancomat, o altro. 

 


Le ipotesi


Nell’attesa di essere ascoltato dagli inquirenti, quando le condizioni glielo consentiranno, i carabinieri della compagnia di Pesaro continuano le indagini analizzando il cellulare dell’uomo, raccogliendo testimonianze e sequestrando due furgoni, parcheggiati nei pressi del centro commerciale Le Matite di Montelabbate, che erano nelle sue disponibilità.

Lo scoppio che ha scosso la frazione di Apsella, territorio diviso tra Montelabbate e Vallefoglia, è avvenuto sabato intorno alle 13.

La squadra dei vigili del fuoco di Pesaro è rimasta impegnata fino alle 21.30 per gli accertamenti sul luogo dell’esplosione insieme agli artificieri e ai tecnici dei carabinieri. Da Ancona è arrivato anche il personale di vigili del fuoco del Nucleo Nbcr, acronimo di Nucleare, biologico, chimico e radiologico, specializzato nel tracciamento di sostanze ritenute altamente pericolose. Si deve anche capire che tipo di materiali e di componenti stesse maneggiando il 37enne.

A questo proposito può essere interessante il commento dell’esperto, il criminalista ed esplosivista forense Luigi Bombassei De Bona: «L’esplosione non sarebbe del tipo detonante, attribuibile a esplosivi dirompenti di alto potenziale, ma piuttosto deflagranti a bassa potenza, in quanto l’esplosione di detonanti avrebbe provocato una detonazione con velocità superiori ai 6/7000 metri al secondo che avrebbe provocato la morte immediata dell’uomo, dovuta all’onda d’urto, e non una amputazione delle mani. Dai danni riportati si può più ragionevolmente ipotizzare una deflagrazione più modesta rispetto a una detonazione dovuta a qualche sostanza, presumibilmente polvere nera o polvere pirotecnica del tipo flash».
 

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