Mondolfo, la guardia medica a singhiozzo: «Problemi in tutta la provincia»

La guardia medica a singhiozzo: «Problemi in tutta la provincia»
La guardia medica a singhiozzo: «Problemi in tutta la provincia»
di Jacopo Zuccari
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Domenica 5 Novembre 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 07:06

MONDOLFO «Guardia medica di Mondolfo: nel mese di novembre il servizio è insufficiente per la comunità». La consigliera regionale Marta Ruggeri del Movimento Cinque Stelle ha presentato un’interrogazione all’assemblea legislativa delle Marche su un problema sanitario che ormai da più di due anni affligge la cittadina cesanense. 


Impegni inevasi


«Nonostante l’approvazione della nostra mozione nel maggio scorso per il ripristino delle guardie mediche nella provincia di Pesaro e Urbino – ha evidenziato Ruggeri - la giunta regionale continua a non mantenere gli impegni presi, tanto che siamo dovuti intervenire con una nuova interrogazione sulla situazione di Mondolfo».

Ruggeri ha messo in risalto infatti che «dalla tabella dei turni della guardia medica-servizio di continuità assistenziale del mese di novembre 2023, pubblicata nel sito web dei servizi Ast Pesaro Urbino, emerge che per il Comune di Mondolfo sono previste solo 36 ore per tutto il mese. Questo disservizio oltre a coinvolgere i cittadini di Mondolfo, interessa inevitabilmente anche i cittadini di San Costanzo e Monte Porzio, per un totale di oltre 25.000 abitanti

. Il sindaco Barbieri si è giustificato con la comunità dicendo che non ci sono medici». Secondo l’esponente regionale del M5S va ricordato che «la mancanza di personale chiamato a coprire il servizio di continuità assistenziale, appare un problema strutturale, quindi non periodico né tantomeno territoriale e questa programmazione causa insopportabili disagi per i cittadini che saranno costretti a spostarsi per riceverne le prestazioni». Di qui l’appello al governatore Acquaroli e all’assessore Saltamartini affinché si intraprendano iniziative a favore del servizio di continuità assistenziale a Mondolfo nella sede dell’ex Bartolini. Disagi vissuti in prima persona dai cittadini che nel corso delle festività hanno faticato a trovare medici di guardia a cui rivolgersi. Un operaio mondolfese di 55 anni, colpito da virus intestinale nella notte del 31 ottobre, il giorno dopo ha contattato la guardia medica ma senza successo. «Non ho avuto risposte perché a Mondolfo non c’era nessuno, Fano era sempre occupato e pure Calcinelli era irreperibile. Alla fine – ha detto – ho dovuto aspettare che mi passasse il virus da solo contattando un medico in pensione. Ma sono stato per due giorni veramente male». 


La paura


Altri utenti hanno più volte ritenuto «poco sicura la postazione di guardia. I medici, soprattutto le dottoresse, restano sole a coprire turni di notte, con il rischio di subire aggressioni o intrusioni di malintenzionati. Ci sono telecamere ma più volte – ha raccontato un paziente – quando abbiamo citofonato abbiamo colto un evidente insicurezza nelle operatrici che volevano sincerarsi sulla presenza di estranei».

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