SAN BENEDETTO - Sei guasti in 11 mesi. E’ il record negativo registrato dalla risonanza magnetica del Madonna del Soccorso. Un funzionamento a singhiozzo per uno dei macchinari più importanti sul fronte della diagnostica, il tutto a favore del privato e accompagnato dal silenzio della politica sambenedettese. Da qui la denuncia del Comitato Salviamo Madonna del Soccorso, mentre è stata convocata per il prossimo 16 novembre una nuova commissione sanità.
Le promesse
Un blocco di una settimana è stato subito dalla risonanza magnetica della Riviera a causa dell’ennesima rottura.
«Ci chiediamo se sia solo una casuale coincidenza il fatto che la Radiologia costituisca uno degli affari più lucrosi per la sanità privata – afferma il Comitato - mentre al Madonna del Soccorso sia obbligatorio attendere tanti anni per poter avere nuove apparecchiature. Siamo quasi certi che riceveremo come risposta, dalla politica, il solito silenzio, da destra e da sinistra, senza mai un concreto progetto operativo da parte di chi detiene il potere. E anche, purtroppo, qualche solitaria lamentela da chi è in difficoltà per un esame rinviato, ma non molto di più. Alcuni disperati cercano di incollarci addosso un’etichetta politica per poi attaccarci, visto che in quattro anni e mezzo non sono riusciti a smentire neanche un solo dato fra le centinaia che abbiamo mostrato. Noi, ostinatamente, non dimentichiamo: niente e nessuno. Arriverà il momento di nuove elezioni».
La commissione
Intanto il presidente della commissione Umberto Pasquali ha convocato per il 18 novembre il tavolo sanità, come richiesto formalmente dalla minoranza, per illustrare e discutere il documento che è stato sottoposto al vaglio dei sindaci dell’Ambito 21. Atto nel quale era stata chiesta la riqualificazione dei due presidi di Ripatransone e Montefiore da adeguarsi a casa della salute oltre che come attuale Rsa. Ipotesi che per ora sembra tramontata o comunque non tra le priorità anche se la stessa direttrice Nicoletta Natalini avrebbe rimesso tutto nelle mani della Regione. Proprio i sindaci di Grottammare e Cupra hanno ribadito la necessità di realizzate un presidio che copra la zona nord della costa picena. Nel documento, inoltre, si ripropone lo schema secondo il quale il Madonna del Soccorso dovrà avere una vocazione all’emergenza mentre il Mazzoni per l’attività programmata.
L’obiettivo
L’obiettivo è anche quello di ripristinare i 43 posti letto, persi negli anni, anche se sarà difficile visto che non è previsto nel nuovo Piano sanitario regionale. Da qui l’illustrazione che avverrà in sede di commissione con tanto di discussione da parte dei consiglieri comunali.