Molestie sessuali a una 13enne avvicinata nel bagno di un bar: indagine su un 45enne rintracciato dalla polizia

Molestie sessuali a una 13enne avvicinata nel bagno di un bar: indagine su un 45enne rintracciato dalla polizia
Molestie sessuali a una 13enne avvicinata nel bagno di un bar: indagine su un 45enne rintracciato dalla polizia
di Luigi Benelli
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Sabato 21 Ottobre 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 11:54

FANO - Due casi di violenza sessuale su minorenni. Due storie che arrivano davanti al giudice per l’udienza preliminare. Ieri in tribunale a Pesaro il conferimento dell’incarico al perito per verificare la capacità testimoniale di una ragazzina di 13 anni, presunta vittima di palpeggiamento da parte di un 45enne fanese. Il fatto risale a luglio scorso quando la ragazzina era in un bar pub di Fano con i familiari per una festa.

L’allarme ai genitori

Quando si era recata in bagno, sarebbe stata seguita e avvicinata dall’uomo che le avrebbe infilato una mano sotto la gonna. Attimi interminabili di paura e ribrezzo. Sconvolta e sotto shock la ragazzina era riuscita a scappare e dare l’allarme ai genitori che hanno subito chiamato la polizia. L’uomo nel frattempo si era dileguato, ma gli agenti lo hanno rintracciato.

Da qui è partita l’indagine e l’accusa di atti sessuali aggravati dal fatto di averli compiuti su una fanciulla di meno di 14 anni. La famiglia si costituirà parte civile tramite l’avvocatessa Raffaella Marini.

Ora si dovranno attendere gli esiti della perizia, poi, qualora fosse positiva, la minore verrà probabilmente sentita in incidente probatorio in audizione protetta per raccontare quanto accaduto e cristallizzare così come prova la sua testimonianza.

L'artista 62enne nei guai

L’altro caso riguarda un ragazzino 13 anni che ieri, in incidente probatorio, ha ripercorso quanto successo nel settembre 2022. A finire sotto indagine è un 62enne sudamericano che ha una bottega/laboratorio artistico nel centro storico di Fano. Il 13enne, quel giorno, aveva bucato la gomma della sua bicicletta.

L’uomo si sarebbe offerto di aiutarlo e, secondo l’accusa, l’avrebbe portato nel suo laboratorio. I due non si conoscevano, ma l’uomo sarebbe riuscito ad adescarlo approfittando della debolezza del ragazzino. Due ore di buio in cui la madre ha iniziato a cercarlo, poi il 13enne ha raccontato tutto ai familiari che hanno sporto denuncia. Secondo l’accusa sarebbe stato trattenuto nei locali, palpeggiato e avvicinato con baci in bocca e nelle parti intime, oltre a strofinamenti. Uno shock.

La versione dell’accusato

La polizia di Stato ha avviato le indagini e ha effettuato approfondimenti investigativi sul cellulare dell’uomo e nel laboratorio in cerca di tracce di presenza del minore.

L’uomo, difeso dall’avvocato Sergio Serrani di Fano nega ogni addebito. La sua versione è che avrebbe visto il bambino in difficoltà, lo avrebbe accompagnato da un meccanico di biciclette presente nella zona e gli avrebbe semplicemente dato da bere. Tutte circostanze che dovranno essere chiarite col prosieguo delle udienze. Il giudice ha trasmesso gli atti al pubblico ministero per concludere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio o meno.