Domenica ecologica al veleno. Protesta Lega, un residente: «Vi denuncio per sequestro»

Gli operatori con le mascherine indirizzano il traffico
Gli operatori con le mascherine indirizzano il traffico
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Lunedì 27 Gennaio 2020, 11:14
FANO - Prima domenica ecologica per contrastare l'incremento delle polveri sottili (14 sforamenti da inizio anno), tutti i varchi del centro storico e delle altre vie vietate a traffico sono stati presidiati ieri dai vigili urbani e dagli uomini della Protezione civile opportunamente dotati di mascherine anti inquinamento. Il comportamento del personale alle barriere  è stato esemplare di fronte anche alle proteste di quei cittadini che non hanno digerito il blocco del traffico, nella maggioranza dei casi è stato risposto con correttezza e professionalità. Molti sono stati gli automobilisti che si sono fermati a chiedere spiegazioni, non pochi sono stati colti di sorpresa non sapendo del provvedimento sindacale, altri hanno accampato esigenze inderogabili per poter entrare nella zona vietata. Il permesso ad esempio è stato accordato a una signora anziana, accompagnata, che pur non disponendo del permesso disabili, evidenziava palesi difficoltà di movimento. 

 
Le proteste  sono state evidenziate alcuni residenti del centro storico a cui l’ordinanza vietava di uscire con il proprio automezzo. Un abitante ha addirittura minacciato un operatore addetto alla vigilanza di denuncia per sequestro di persona. A giudizio dei ristoratori ne hanno risentito anche le attività aziendali, penalizzate da una serie di disdette di prenotazioni. Le proteste poi sono state amplificate dalla Lega: «Quello che si è vissuto ieri a Fano è stato un vero e proprio “capolavoro” e non la brutta copia di altri fallimentari esperimenti. Seri ha proposto ai fanesi una giornata di inquinamento per tutti, ha deciso di incolonnare il traffico cittadino e quello di attraversamento nelle strade residenziali, paralizzandole con lunghe code e polvere sottili moltiplicate». 
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