Omicidio di Pesaro, l'avvocato di Michael in Romania: «Voglio sapere cos'è successo»

L'avvocato di Michael in Romania: «Voglio sapere cos'è successo»
L'avvocato di Michael in Romania: «Voglio sapere cos'è successo»
di Luigi Benelli
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Domenica 26 Febbraio 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 17:55

PESARO  - Volerà in Romania i prossimi giorni l’avvocato Salvatore Asole, il legale di Michael Alessandrini, il 30enne arrestato per l’omicidio del 27enne Pierpaolo Panzieri, ucciso con 13 coltellate la sera di lunedì nella casa di via Gavelli 19. Alessandrini si trova a Timisoara ma prima del rimpatrio in Italia il legale lo vuole incontrare. «Ho depositato una richiesta di autorizzazione per potermi recare in Romania e parlare con Michael - spiega - Non ho avuto ostativi dalla procura di Pesaro, il mio obiettivo è quello di iniziare a capire di più rispetto a quanto successo quella sera». 


L’esecutore


«Alessandrini - prosegue - è l’esecutore materiale dell’omicidio, ma vogliamo capire che cosa lo ha spinto.

Credo che martedì o mercoledì potrò partire per la Romania e incontrarlo. Fino ad ora non siamo riusciti a metterci in contatto con lui e anche i familiari attendono». A tale proposito Asole fa sapere di aver già «avviato le indagini difensive». «Stiamo sentendo - specifica - alcuni ragazzi che prima dell’omicidio hanno incontrato Michael. E dai primi risconti abbiamo appreso che il suo stato d’animo non era affatto sereno. Aveva litigato con qualcuno? Aveva delle preoccupazioni? Dobbiamo però andare a fondo su tanti aspetti. Quando sarò davanti a lui mi farò raccontare la sua versione, lo farò parlare liberamente. Non so se sia in grado di percepire cosa sia un movente da un punto di vista giuridico, per cui vorrei solo ascoltarlo e capire».

Il legale aggiunge: «Partiamo dal dato che lui è l’autore materiale e forse reo confesso. Ma cosa ha armato la sua mano? Cosa è successo? Dobbiamo dare queste risposte. Ma riteniamo che non ci sia premeditazione in questo omicidio». C’è un altro dato su cui Asole pone l’attenzione. «A mio avviso è molto significativo il rinvenimento nel luogo del delitto di un pacchetto di sigarette con un pezzo di fumo (hashish ndr) dentro. Avevano fumato, volevano farlo, solo uno di loro l’ha fatto? Tutti elementi importanti per una ricostruzione». 


La ricostruzione


Dopo la fuga durata 30 ore Alessandrini è stato trovato con un coltello (l’arma del delitto?) e il cellulare della vittima. Il suo era stato rubato qualche giorno prima. Nel frattempo è stato sequestrato il suo computer. «Ci potrà dire tutto o niente. Vogliamo capire quali ricerche avesse fatto. Si dice che volesse diventare un foreign fighter. E volesse raggiungere l’Ucraina. Tutti aspetti da approfondire». Intanto probabilmente l’autopsia già spostata e fissata a domani pomeriggio slitterà ancora di qualche giorno per poter chiudere ogni aspetto burocratico tra autorità italiane e romene. La procura di Pesaro ha presentato l’Oie (Ordine di indagine europeo) che consente l’acquisizione di elementi probatori, o comunque, l’esecuzione di atti d’indagine all’interno dello spazio europeo, con l’utilizzabilità degli atti così eseguiti in uno Stato diverso da quello in cui l’atto viene espletato. 


Le procedure


A procedure ultimate e ratificate, si procederà all’esame dalla salma. Asole ha già fatto sapere che chiederà una perizia psichiatrica per Alessandrini. La madre del trentenne aveva parlato in una intervista di problemi comportamentali rilevati da bambini. Ma crescendo questo non è mai stato messo nero su bianco dalle strutture sanitarie pubbliche. 
 

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