Pesaro, 1/2 Notte Bianca dei Bambini, parco giochi e trenino «senza autorizzazione». Dirigente comunale indagato

Inguaiati dal trenino dei bimbi alla festa in piazza del Popolo

Pesaro, 1/2 Notte Bianca dei Bambini, parco giochi «senza autorizzazione». Dirigente comunale indagato
​Pesaro, 1/2 Notte Bianca dei Bambini, parco giochi «senza autorizzazione». Dirigente comunale indagato
di Luigi Benelli
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Giovedì 25 Maggio 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 17:50
PESARO Il trenino, la giostra e il palchetto in piazza del Popolo per la 1/2 Notte Bianca dei Bambini: ma quel piccolo parco giochi allestito nel cuore del centro storico per la tradizionale e seguitissima manifestazione dedicata alle famiglie è finito a sorpresa nel mirino degli inquirenti. I carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio di Ancona durante un controllo hanno infatti ravvisato che i giochi allestiti in piazza erano stati collocati senza la necessaria autorizzazione della Soprintendenza e un dirigente comunale di 44 anni è finito indagato insieme all’organizzatore dell’evento, un 53enne titolare di una società di Fano. Ma secondo il dirigente quelle attrazioni, da posizionare per i due giorni della festa - che l’anno scorso si è tenuta nel primo fine settimana di settembre - non necessitavano di autorizzazioni in quanto rimuovibili e temporanee.


L’articolo del codice


Tuttavia la procura di Pesaro ha indagato sia il funzionario sia il responsabile della società per aver realizzato un’opera illecita in violazione dell’articolo 169 del codice dei beni culturali e del paesaggio. Una volta conclusa l’indagine, è stato comunque lo stesso pm a richiedere l’archiviazione per tenuità del fatto e occasionalità della condotta considerata anche la circostanza che entrambi i protagonisti della disavventura giudiziaria sono incensurati.

Tutto bene dunque alla fine? Non proprio, ai due coinvolti la richiesta di archiviazione per tenuità del fatto non basta, l’obiettivo è ottenerla in quanto è stata accertata l’insussistenza del reato. Le motivazioni sono presto dette. Innanzitutto è una questione di fedina penale che non sarebbe più immacolata. E per il titolare della società di eventi sarebbe difficile presentarsi ai bandi di enti pubblici con l’accusa di aver “deturpato” il contesto architettonico di un centro storico.

La difesa

Così, difesi dagli avvocato Roberto Brunelli e Enrico Cipriani, i due si sono opposti alla richiesta della Procura. L’obiettivo è appunto ottenere per entrambi un’archiviazione per insussistenza del reato, che azzeri ogni dubbio sulla loro responsabilità. La difesa punta a mettere in evidenza come quei giochi siano strutture amovibili, al pari dei dehors, e che quindi non provocano alterazione dello stato dei luoghi e, nel caso, di un bene culturale e architettonico come piazza del Popolo. Giochi posticci e temporanei con una data di smontaggio già definita e, soprattutto, da non considerarsi “opere” che richiedono lavori o alterazioni del contesto del centro storico. In soldoni, l’installazione del trenino o della giostrina, non ha arrecato alcun danno al salotto cittadino. Ieri la formalizzazione della richiesta con il gip che si è riservato la decisione. 
 

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