Mano incastrata nella tenda da sole, a 93 anni rimane sospesa nel vuoto: paura in via Kennedy a Pesaro

Mano incastrata nella tenda da sole, a 93 anni rimane sospesa nel vuoto
Mano incastrata nella tenda da sole, a 93 anni rimane sospesa nel vuoto
di Thomas Delbianco
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Giovedì 27 Luglio 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 13:58
PESARO E’ rimasta sospesa a diversi metri di altezza tra il balcone e il vuoto, al terzo piano di un condominio con la mano incastrata nel meccanismo elettronico per arrotolare la tenda da sole del terrazzo. Ma è stata salvata da alcuni muratori che stavano lavorando di sotto e che sono intervenuti dal piano inferiore.  


Storia incredibile


Una storia incredibile per come si è sviluppata ma con un lieto fine quella avvenuta ieri in via Kennedy, nel quartiere di Montegranaro poco dopo mezzogiorno. Protagonista della disavventura è una donna di 93 anni che, dopo il salvataggio, è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso del San Salvatore per accertamenti. Aveva riportato alcune ecchimosi sul corpo, soprattutto alle dita delle mani, era impaurita e dolorante. Ma il provvidenziale intervento di alcuni operai ha evitato conseguenze ben più gravi. Da quanto si è potuto apprendere per ricostruire la dinamica dell’infortunio la 93enne si è recata sul balcone e si è ritrovata, cercando di sistemare la tenda da sole, con la mana incastrata nel meccanismo con il classico sistema elettronico di arrotolamento. 


L’arrotolamento


Più la tenda saliva verso l’alto, più la donna con la mano incastrata nell’impianto veniva trasportata in alto. Fino a quando è rimasta sospesa tra il balcone e il vuoto. Le sue grida hanno richiamato i vicini che hanno subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati polizia, ambulanza e vigili del fuoco. Una mobilitazione in forze. Nel frattempo la 93enne è stata salvata da alcuni muratori, «che dal piano inferiore a quello dove la signora era sospesa nel vuoto, si sono arrampicati salendo uno sulle spalle dell’altro, e raggiungendo il balcone superiore», raccontano alcuni residenti che hanno assistito alla scena. Praticamente gli operai hanno sfruttato la tecnica cara agli equilibristi ma che deve denotare perizia e agilità. Qualità che possedevano tutte. L’intervento provvidenziale ha permesso di portare in salvo la malcapitata. All’ospedale i vigili del fuoco hanno poi provveduto a rimuovere con delicatezza, servendosi di una piccola fresa, un paio di anelli che nello schiacciamento della mano, conseguenza dell’infortunio, avrebbero potuto provocare danni più seri alle dita della mano.
 

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