Voleva andare al mare insieme agli amici: Jacopo è morto in moto a 22 anni sbandando in curva

Voleva andare al mare insieme agli amici: Jacopo è morto in moto a 22 anni sbandando in curva
di Angelo Parlani
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Domenica 16 Luglio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 07:48

PIOBBICO - Una curva, neppure tra quelle “maledette” da affrontare con tanta prudenza, ma quando la moto l’imbocca subito perde aderenza con l’asfalto continuando la sua corsa sulla strada e andando a schiantarsi violentemente contro i blocchi di cemento del guardrail posti oltre il rialzo della strada. Tragedia nel primo pomeriggio sulla strada 257 Apecchiese nel territorio di Piobbico. Un ragazzo di appena 22 anni residente a Città di Castello, in provincia di Perugia, Jacopo Baldi, ha perso la vita dopo essere finito a terra con la propria moto, una Yamaha

 
Com’è successo
L’incidente non ha coinvolto altri mezzi: il ragazzo ha perso il controllo della due ruote, riportando nella caduta traumi che non gli hanno lasciato scampo ed è morto poco dopo. Il giovane centauro ieri con qualche amico voleva raggiungere Fano per passare qualche ora in spiaggia. Ma quella che doveva essere una gita spensierata per sfuggire alla calura si è trasformata in un incubo. Erano passate da poco le 13 quando il suono lugubre della sirena di Apecchio soccorso lacerava il sonnolento silenzio della centralissima di via Dante, per dirigersi verso Piobbico.

L’incidente era avvenuto da poco lungo l’Apecchiese in località Sassorotto dove il bizzarro disegno del fiume, assegna quel pezzo di strada al territorio comunale di Piobbico. Il centauro umbro finito a terra è stato subito soccorso dai suoi amici che erano dietro di lui, ma le sue condizioni sono apparse subito gravissimo e nonostante i tentativi di rianimarlo, prima da parte degli operatori di Apecchio Soccorso, poi da parte di quelli della Potes di Urbania (nel frattempo era stato allertato anche Icaro ma l’eliambulanza è poi stata fatta dirottare su un altro intervento), i risultati sono stati vani. 


L’impatto


L’impatto contro i due blocchi di cemento sulla carreggiata gli è stato fatale. Disperazione nei volti degli altri centauri che erano in compagnia dell’amico, sotto choc per la morte di Jacopo Baldi.

Sono stati allertati anche i genitori del giovane centauro che sono arrivati poco dopo. Una scena straziante. Il padre e la madre erano increduli e stravolti e in poco tempo la tragedia si è diffusa in tutta Città di Castello. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Apecchio per ricostruire la dinamica dell’incidente e con loro anche i colleghi di Urbino, quest’ultimi per regolare il traffico, che comunque è defluito senza grossi problemi. 


Il sindaco di Apecchio


Anche il sindaco di Apecchio, Vittorio Nicolucci, venuto a conoscenza dello schianto, è arrivato sul luogo dell’incidente per portare le sue condoglianze ai familiari e agli amici dell’ennesima vittima della strada. E dell’Apecchiese. Proprio mercoledì si era tenuta in Prefettura una riunione con tutti i sindaci interessati alla ex statale 257 Apecchiese riguardo proprio la sua sicurezza nel weekend. E’ il fine settimana infatti il momento più convulso e pericoloso, quando la strada che collega il Pesarese all’Umbria, si affolla di moto e di centauri. Per questo si è deciso di intensificare per l’estate i controlli delle forze dell’ordine invitando a non correre troppo e a frenare gli eccessi. Ma con lo schianto di ieri la velocità parrebbe non c’entrare nulla. Jacopo Baldi e i suoi amici procedevano in modo regolare tanto che non avevano indosso neanche le tute apposite. E’ stata una tragica fatalità.


La sicurezza


Due domeniche fa, non lontano dalla zona dell’incidente di ieri, una moto aveva invaso l’altra corsia schiantandosi contro un’auto di un cuoco che si recava a Cagli al lavoro. Solo danni e ferite, per fortuna. Nel luogo dove ieri Jacopo Baldi ha perso la vita mentre sognava di andare al mare con gli amici, ad appena 10 metri, sulla parte destra della strada, una croce con dei fiori ricorda un altri incidente mortale, questa volta tra auto. Purtroppo il dazio di vite umane che si deva pagare all’Apecchiese, sta diventando un tributo troppo pesante. La salma del 22enne è stata trasferita all’ospedale di Urbino, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
 

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